MILANO - Una presa di posizione da capitano. Un inizio di stagione complicato. Numeri che oggettivizzano un campione in crisi. Lautaro Martinez si prende le sue responsabilità. Dopo la sconfitta dell’Inter nel derby contro il Milan il 10 nerazzurro ha voluto presentarsi davanti ai microfoni senza cercare alibi sia per il ko subito contro il Diavolo, sia per l'ennesimo match concluso senza aver segnato ai propri rivali: "Non essere ancora andato in gol è un aspetto che pesa, però sono concentrato sulla squadra e lavoro per la squadra, oltre che per il meglio dell'Inter. A volte quando non si riesce a segnare cerco di fare altre cose, ma adesso mi devo mettere a lavorare. Testa bassa e pedalare, come ho fatto sempre nella mia carriera. E niente, il gol arriverà". L’argentino - che sicuramente ha un alibi validissimo dalla sua parte, quello di non aver sostanzialmente preso parte alla preparazione della squadra, un qualcosa che conta tantissimo nel professionismo - è addirittura ancora alla ricerca del primo gol in questa stagione, sia con la maglia nerazzurra, sia con quella dell’Argentina.
Lautaro Martinez in crisi: i numeri sono impietosi
Sceso in campo in quattro partite su cinque di Serie A (col Lecce era out causa infortunio) il 10 dei campioni d’Italia ha collezionato un totale di 315’ sul verde (col plus di un assist, a Dimarco, nell’ultimo turno di campionato), a cui vanno aggiunti i 24’ da subentrante in Champions contro il City. Con la Seleccion invece 79’ contro il Cile e tutta la gara contro la Colombia senza alcun acuto. Statistiche che stonano totalmente quindi con le stesse della scorsa annata, con Lautaro che aveva siglato 5 gol nelle prime 5 giornate di campionato con l’Inter (nelle prime 3, per la precisione, alle quali si devono pure aggiungere due assist e prestazioni da trascinatore vero), oltre alla marcatura decisiva per l’1-1 finale contro la Real Sociedad nel battesimo della competizione (è identico invece il ruolino del settembre 2023 con l’Argentina, con però meno minuti in campo, 77’ contro l’Ecuador e solo 5’ contro la Bolivia).
Nonostante il periodo negativo Inzaghi ha sempre puntato - e continuerà giustamente a farlo - sul leader della sua formazione che adesso, finalmente visto quanto accaduto in precedenza, avrà la prima settimana libera di lavoro dall’inizio della stagione. L’obiettivo sarà quello di entrare in forma, perché sostanzialmente ad oggi non lo è mai stato, tanto che i test fisici lo hanno pure evidenziato. Lautaro proverà così a sbloccarsi già ad Udine, anche per zittire i suoi detrattori, insieme a tutti quelli che pretendono da un calciatore con uno stipendio da circa 10 milioni netti per annata che segni a raffi ca. Sempre. E per le cui pause sono consentite solo fin ad un certo punto.