MILANO - Se non sarà duello, sarà comunque competizione per un posto. Perché per Francesco Acerbi e Stefan De Vrij il tempo passa. Su ben due assi temporali differenti. Da una parte c’è un contratto, che dice che per entrambi la data di scadenza dell’attuale rapporto lavorativo con l’Inter è il 30 giugno 2025. Dall’altro c’è la carta d’identità, che per entrambi ha superato quota 30: a giugno saranno 37 per l’azzurro, 33 per l’olandese. E con la nuova proprietà, OakTree, l’impressione è che solo per uno dei due arriverà un prolungamento di contratto. Perché il diktat della proprietà americana (si è già visto per il vice Bastoni) è quello di svecchiare la rosa, puntando su giocatori che possano avere ancora tanti anni di carriera davanti. Difficile pensare che per entrambi i centrali attualmente in rosa arrivi un rinnovo. Più probabile che alla fine, come per gli Highlander, ne resterà solo uno.
Inter, Acerbi o De Vrij? Solo uno rinnoverà
Acerbi tra le sue carte ha quella di essere comunque ancora il titolare in carica e di essere italiano. Un particolare, questo, che nell’Inter degli ultimi anni ha sempre pesato molto, soprattutto agli occhi del presidente Marotta. A livello di prestazioni, poi, non gli si può dire nulla. Come biglietto da visita può sempre portare le immagini dell’ultima partita contro il City per far vedere come abbia ingabbiato il mammasantissima dei bomber Haaland, di anni 24 (12 meno di lui). Certo, proprio i 4 anni in più rispetto a De Vrij potrebbero invece far pendere il piatto della bilancia dal lato dell’olandese. Il quale avrà durante la stagione le chances per dimostrare di poter essere una pedina sulla quale contare anche nell’Inter del futuro. Va detto che per quanto riguarda De Vrij bisognerà anche capire cosa avrà intenzione di fare nel suo futuro. Da quando è arrivato Inzaghi sulla panchina dell’Inter il suo ruolo è stato costantemente quello della seconda scelta. Ci sta che per gli ultimi anni di carriera il giocatore oranje possa desiderare di avere delle stagioni da protagonista altrove. Se invece punterà ancora sul rimanere all’Inter, allora è probabile che dovrà sfidare Acerbi a suon di prestazioni in questa stagione. E magari anche che debba guadagnare meno: Acerbi rispetto all’ex Lazio (arrivato a parametro zero) prende un ingaggio sensibilmente minore.
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