Con il passare dei giorni emergono nuovi e inquetanti elementi dall'inchiesta che ha colpito i principali esponenti della Curva Nord dell'Inter. Al quadro d'insieme, già grave, si aggiunge un'intercettazione del 19 aprile 2023. I nerazzurri affrontano a San Siro il Benfica, nella gara valida per i quarti di ritorno della Champions League 2023/2024. La partita, sulla carta agevole per la compagine milanese, si rivela molto complicata sul campo, con i risultato finale che reciterà 3-3 e qualificherà i ragazzi di Inzaghi alla semifinale. Nonostante le difficoltà, scatta la festa per il passaggio del turno. Tra i gradoni del tifo organizzato il clima è differente. I supporter portoghesi lanciano dei fumogeni nel settore interista. Gesto che per gli ultras italiani deve essere punito.
Secondo l'inchiesta, dopo il via libera del leader Ferdico, i tifosi nerazzurri, armati di bastoni, erano pronti ad attaccare i lusitani in piazzale Lotto, a poca distanza dal Meazza. Solo il tempestivo intervento delle forze dell'ordine ha evitato che la serata finisse in tragedia.
A descrivere al meglio l'episodio è una conversazione telefonica ascoltata dagli inquirenti e messa agli atti: “La polizia ci ha fermato! Non potevamo andare avanti. Eravamo pieni di bastoni e chiavi inglesi per schiacciarli tutti. Sai cosa sarebbe successo in quel McDonald's con quei ferri da stiro che avevamo? Con quei bastoni di legno li avremmo uccisi come cani!”.
Inter e l'inchiesta sulla Curva: Materazzi e Zanetti in Procura
Dopo l'arresto di 19 esponenti del tifo organizzato tra le Curve di Inter e Milan, la Procura ha iniziato a convocare una serie di personalità ritenute "persone informate dei fatti". Nei prossimi giorni sarà il turno di Marco Materazzi e Javier Zanetti, due bandiere nerazzurre. Non è escluso che la lista si allarghi. Nessuno dei tesserati è al momento indagato.