Marotta su Inter-Juve: “Non sarà determinante. Campo sintetico? Uefa intervenga”

Il presidente nerazzurro ha fatto il punto sulle prossime sfide stagionali contro Young Boys in Champions e Juve in campionato
Marotta su Inter-Juve: “Non sarà determinante. Campo sintetico? Uefa intervenga”© ANSA

"Il derby d'Italia assume una veste particolare anche per le tifoserie. Siamo in fase interlocutoria del campionato ma non credo sarà determinante". Così Beppe Marotta risponde sulla prossima sfida di campionato contro la Juventus di Thiago Motta. Sfida in programma domenica 27 ottobre a San Siro. I nerazzurri, reduci dal successo contro la Roma all'Olimpico, si presenteranno all'appuntamento con 17 punti in classifica, a una sola lunghezza dagli uomini di Thiago Motta, che all'ultima giornata hanno sconfitto la Lazio in casa. Prima però, la formazione di Simone Inzaghi scenderà in campo a Berna nell'incontro con lo Young Boys valido per la 3ª giornata di Champions League.

Marotta: "Con la Juve non è determinante"

"Sappiamo che c'è il derby d'Italia, ma siamo in una fase interlocutoria del campionato e non sarà determinante - ha dichiarato ai microfoni Sky - . Le insidie nasceranno invece da una squadra imprevedibile come quella di stasera, per cui dovremo avere l'atteggiamento mentale giusto per affrontarla". Il presidente ha poi risposto in merito al percorso di costruzione degli stadi di Inter e Milan. "È un fatto storico che si siano riuniti attorno ad un tavolo per la prima due ministri, Giuli e Abodi, il sindaco di Milano Sala e le due proprietà. È un fatto che dimostra come la politica voglia accelerare il percorso per la creazione di nuove strutture".

"Oaktree ritiene strategico l'asset del nuovo stadio, che può generare nuovi ricavi e senso di appartenenza avvicinando così i tifosi al nostro club". Quanto alla trasferta contro la formazione svizzera, Marotta ha detto la sua in merito al campo sintetico dello Stade de Suisse: "Il terreno di gioco sintetico è molto insidioso e speriamo non si faccia male nessuno, i giocatori non sono più abituati e credo che l'Uefa debba intervenire per evitare danni ai calciatori. I cambi sono inevitabili e dovuti alle tante partite, siamo tranquilli anche se alcune defezioni le abbiamo anche noi", ha concluso il presidente.

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