Nico Paz, piano Inzaghi e oltre: l'obiettivo Inter sulla strada di Lautaro

A fine stagione saluteranno Arnautovic e Correa: David intanto viene sorpassato dall'ultima idea mercato

MILANO - Con Nico Paz, c’è pure Santiago Castro al centro dei pensieri dell’Inter. Calciatori giovani, bravi e con ingaggi sostenibili, quello che cerca Oaktree. Le linee guida del fondo le ha delineate Beppe Marotta nell’intervista natalizia a Sky: "Oaktree vuole garantire sostenibilità economico-finanziaria per il club - ha spiegato il presidente -. Questa sostenibilità avviene attraverso linee guida concordate, ovvero comporre una rosa che risponda a limiti economici dal punto di vista del costo del lavoro, a un’età media che possa garantire il fatto di investire in giovani che rappresentano un patrimonio, un elemento che contribuisce a dare sostenibilità. Nella prossima stagione garantiremo la massima competitività attraverso giocatori meno vecchi di quelli di oggi, ma che rappresentino anche qualità, professionalità e patrimonio". Questo vuol dire che la proprietà californiana non si tira certo indietro davanti a investimenti, benché questi siano fatti per talenti di prospettiva con ingaggi che non diventino un peso per il monte stipendi. Anche per questo è stata congelata - e forse definitivamente affossata - la pista che porta a Jonathan David.

Inter, al via l'operazione ringiovanimento

Al netto del fatto che l’attaccante vuole firmare già a gennaio il contratto con il prossimo club (è in scadenza con il Lilla e non rinnoverà), tra costi legati a ingaggio e commissioni alquanto importanti, l’operazione pesa un’ottantina di milioni, un’enormità per un attaccante destinato a non essere titolare. Perché l’Inter ripartirà da Marcus Thuram (a meno di sorpresissime legate a quella clausola da 85 milioni, ormai “troppo bassa” per lo status raggiunto dal francese) e Lautaro Martinez. Obiettivo di Marotta, Piero Ausilio e Dario Baccin è quello di svecchiare il reparto, affiancando a Mehdi Taremi un attaccante di prospettiva più un altro giocatore offensivo che possa essere funzionale al 3-4-1-2, soluzione buona a partita in corso, e che possa raccogliere l’eredità di Henrikh Mkhitaryan (36 primavere il 21 gennaio).

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Nico Paz, il piano Inter

Per quanto riguarda quest’ultima casella del puzzle, tutto porta a Nico Paz, su cui l’Inter - anche grazie all’amicizia tra Javier Zanetti e papà Pablo, suo compagno in Nazionale - è in pressing da settimane. La suggestione più grossa è legata al fatto che Simone Inzaghi possa ripetere il salsa nerazzurra quanto gli è riuscito alla Lazio con Luis Alberto, arrivato da trequartista e trasformato in mezzala offensiva. L’Inter però punta anche a un altro argentino, l’ex Vélez Sarsfield Santiago Castro che tanto bene sta facendo al Bologna (4 gol in 16 presenze in A). Questi - è la convinzione dei giornali argentini - è deputato a porsi sotto l’ala di Lautaro in nerazzurro. Anche in questo caso le suggestioni si sprecano perché proprio “il Toro”, al suo arrivo ad Appiano, fu guidato nei primi mesi italiani da Mauro Icardi, allora capitano dell’Inter. La storia può ripetersi, a giudicare dai report entusiasti arrivati sul tavolo di Ausilio.

Castro, il plus per l'Inter

Il fatto che Castro si stia facendo le ossa in un club d’alta quota nel nostro calcio è un “plus” importante anche in ottica ambientamento all’Inter. Era la strada pensata per Valentin Carboni ma la rottura del crociato, con annessa operazione, ha frenato il suo percorso di crescita (possibile che il Marsiglia decida di tenerlo, riscrivendo gli accordi presi un’estate fa). Là davanti l’Inter - tra l’altro - ha un altro giocatore su cui tutti scommettono a occhi chiusi in seno all’area tecnica, vale a dire Francesco Pio Esposito che però, prima di pensare di tornare alla casa madre dalla porta principale, dovrà giocare almeno una stagione in Serie A. Potrebbe farlo sempre allo Spezia, in caso di promozione, oppure in un’altra squadra. Magari proprio il Bologna ma ogni discorso in tal senso è ancora prematuro. Non lo è l’idea di ripopolare la colonia albiceleste di stanza ad Appiano, terra in cui gli argentini hanno già scritto la storia.

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MILANO - Con Nico Paz, c’è pure Santiago Castro al centro dei pensieri dell’Inter. Calciatori giovani, bravi e con ingaggi sostenibili, quello che cerca Oaktree. Le linee guida del fondo le ha delineate Beppe Marotta nell’intervista natalizia a Sky: "Oaktree vuole garantire sostenibilità economico-finanziaria per il club - ha spiegato il presidente -. Questa sostenibilità avviene attraverso linee guida concordate, ovvero comporre una rosa che risponda a limiti economici dal punto di vista del costo del lavoro, a un’età media che possa garantire il fatto di investire in giovani che rappresentano un patrimonio, un elemento che contribuisce a dare sostenibilità. Nella prossima stagione garantiremo la massima competitività attraverso giocatori meno vecchi di quelli di oggi, ma che rappresentino anche qualità, professionalità e patrimonio". Questo vuol dire che la proprietà californiana non si tira certo indietro davanti a investimenti, benché questi siano fatti per talenti di prospettiva con ingaggi che non diventino un peso per il monte stipendi. Anche per questo è stata congelata - e forse definitivamente affossata - la pista che porta a Jonathan David.

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Al netto del fatto che l’attaccante vuole firmare già a gennaio il contratto con il prossimo club (è in scadenza con il Lilla e non rinnoverà), tra costi legati a ingaggio e commissioni alquanto importanti, l’operazione pesa un’ottantina di milioni, un’enormità per un attaccante destinato a non essere titolare. Perché l’Inter ripartirà da Marcus Thuram (a meno di sorpresissime legate a quella clausola da 85 milioni, ormai “troppo bassa” per lo status raggiunto dal francese) e Lautaro Martinez. Obiettivo di Marotta, Piero Ausilio e Dario Baccin è quello di svecchiare il reparto, affiancando a Mehdi Taremi un attaccante di prospettiva più un altro giocatore offensivo che possa essere funzionale al 3-4-1-2, soluzione buona a partita in corso, e che possa raccogliere l’eredità di Henrikh Mkhitaryan (36 primavere il 21 gennaio).

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