Inzaghi: "Fuori dalla Champions squadre con un budget migliore dell'Inter"

Il tecnico nerazzurro ha presentato in conferenza stampa l'ultimo match del super girone contro il Monaco: "Acerbi, Calhanoglu e Correa out, Taremi da valutare"

MILANO - "Qual è la differenza tra un pareggio e una vittoria contro il Monaco? Non possiamo fare calcoli dopo un ottimo percorso. Manca un ultimo passo e vorremmo farlo contro il Monaco che è un ottimo avversario, che ha giocatori offensivi ottimi e gioca un calcio all'attacco e ben organizzato. Abbiamo grande rispetto per il Monaco". Inizia così la conferenza stampa del tecnico dell'Inter Simone Inzaghi alla vigilia dell'ultimo impegno nel super girone di Champions League, con i nerazzurri già certi della qualificazione diretta agli ottavi di finale, senza passare per i play-off: "Turnover? Non ho ancora riguardato l'allenamento di oggi. Qualcosa cambierò come ho sempre fatto, ma vedremo perché ho diversi dubbi e c'è qualche giocatore assente come Acerbi, Calhanoglu e Correa. Taremi ha avuto un problema a Lecce e si è allenato a parte, ma spero di recuperarlo. Farò valutazioni. La Champions è un obiettivo o un sogno? Sappiamo il percorso e sappiamo le difficoltà degli ultimi tre anni e mezzo. Abbiamo lavorato tanto e la società non mi ha mai fatto mancare nulla, perdendo dei giocatori e acquistandone altri. Vogliamo andare avanti in Champions e siamo a un passo dalle prime otto, cosa che non era scontata visto che resteranno fuori squadre con budget più importanti del nostro. Mi sorprende il livello medio delle squadre francesi in questa Champions? Mi aspettavo Monaco, Lille e Psg protagoniste perché il calcio francese è molto fisico. Sta facendo molto bene anche il Brest. La Ligue 1 ha molti talenti da vedere così come il Monaco. Come mai in Champions League vinciamo quasi sempre 1-0? Abbiamo fatto queste sette partite in Champions con una grandissima concentrazione. Abbiamo segnato meno, è vero, ma abbiamo anche preso un solo gol in un'azione particolare. La squadra è sempre rimasta aggressiva e determinata come richiedono queste sfide".

 

 

Su Arnautovic, Calhanoglu, Bisseck e Buchanan

"In questo momento i miei attaccanti a disposizione possono giocare con l'altro senza problemi, l'ho fatto vedere durante l'anno. Non ho ancora scelto chi giocherà col Monaco, Arnautovic si è allenato molto bene, così come Thuram e Lautaro hanno recuperato la fatica. Penserò solo al Monaco. Come sta Calhanoglu? Per il Monaco non è convocato, ma sta lavorando bene come Acerbi e Correa. Vedremo nei prossimi due giorni se potremo averli per domenica, c'è fiducia ma aspettiamo. Bisseck da centrale è una soluzione? Può farlo, ce l'ha dimostrato nella partita da titolare e anche a Lecce quando è subentrato. Sta crescendo, ma ha le qualità per fare questo ruolo. Vero che stiamo aspettando Acerbi e abbiamo De Vrij in quel ruolo. Un innesto in caso di partenza di Palacios e Buchanan? Il mercato in questo momento non è un mio problema. So che Palacios può partire, sta lavorando molto bene ed è in crescita in questi cinque mesi. Ha tante richieste e probabilmente andrà a giocare da qualche parte. Io però mi concentro sul campo, sapendo che nell'ultimo mese e mezzo abbiamo avuto qualche imprevisto di troppo che mi ha limitato nel turnover. Temo gli esiti dell'indagine della Procura Federale? Sono molto tranquillo e ho chiarito la mia posizione nelle sedi opportune. Non mi va di dilungarmi anche in vista di una partita importante", ha concluso Simone Inzaghi.

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La conferenza di Pavard

Accanto al tecnico nerazzurro presente in sala stampa anche Benjamin Pavard: "Sono venuto qui all'Inter per vincere tutti i titoli possibili. L'Inter è anni che è performante e ovviamente la Champions League è un obiettivo, prepariamo bene le partite con il mister e lo staff. Qui ci sono giocatori che stanno insieme da molti anni, ma anch'io che sono qui da una stagione ho dei meccanismi chiari. Ci aspettiamo una sfida difficile contro il Monaco, ma faremo di tutto per vincerla. La lotta scudetto col Napoli? Purtroppo non si può sempre vincere con tanto vantaggio. Quest'anno c'è il Napoli che gioca bene e ha più energie perché gioca una sola partita a settimana. Noi stiamo giocando spesso, ma stiamo facendo buoni risultati e potremmo essere a pari punti. Stiamo bene. Sinceramente prepariamo tutte le partite allo stesso modo, che sia una finale o contro il Lecce. L'avversario non è mai da sottovalutare, ma non sono l'unico ad aver esperienza. Non c'è pressione e sappiamo cosa dobbiamo fare, se saremo solidi difensivamente la vinceremo. C'è un motivo particolare per cui non ho ancora segnato? No, ma il mio obiettivo è difendere bene e sinceramente preferisco fare un clean sheet piuttosto che un gol. Spero di segnare presto in ogni caso. Non è una volontà del tecnico di non farmi salire. Bastoni è un giocatore inserito in questo sistema da tanto tempo, è il migliore in questo ruolo. Io non ho freni o blocchi, ma penso di più a livello difensivo per cercare di rischiare meno. Sicuramente però posso migliorare".

Su Dumfries e Bisseck

"La crescita di Dumfries? Ha qualità straordinarie: è veloce, fisico e sa saltare. Sicuramente è uno dei migliori laterali, l'ho sempre visto anche prima di arrivare all'Inter. Dà tutto anche in allenamento. La Serie A è davvero l'università per i difensori? Se la paragoniamo a Ligue 1 e Bundesliga è vero che si lavora tanto a livello tattico. Sappiamo come pressare, come lavorare sulle transizioni, eccetera. Non dico che mi abbia sorpreso questa cosa, ma mi piace poter crescere anche sotto questo aspetto. Da cosa nasce 'Benji l'interista'? Quando ero sull'aereo con i procuratori ho messo una musica particolare. È nato tutto per caso, poi la gente ha iniziato a chiamarmi così. L'Inter l'ho sempre seguita, ma sono rimasto impressionato dai tifosi e dalla squadra quando ci ho giocato contro. Bisseck? Yann ha un grande potenziale e con lui parlo in francese. Sono molto contento del suo miglioramento, noi cerchiamo sempre di dare il massimo e sono felice ci stia riuscendo. C'è una sana competizione tra noi per essere più forti possibile. Siamo tra le favorite della Champions? È presto per dirlo, iniziamo a battere il Monaco per essere tra le prime otto. Noi non facciamo pensieri riguardo a questo senza aggiungere pressioni", ha concluso Pavard.

 

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MILANO - "Qual è la differenza tra un pareggio e una vittoria contro il Monaco? Non possiamo fare calcoli dopo un ottimo percorso. Manca un ultimo passo e vorremmo farlo contro il Monaco che è un ottimo avversario, che ha giocatori offensivi ottimi e gioca un calcio all'attacco e ben organizzato. Abbiamo grande rispetto per il Monaco". Inizia così la conferenza stampa del tecnico dell'Inter Simone Inzaghi alla vigilia dell'ultimo impegno nel super girone di Champions League, con i nerazzurri già certi della qualificazione diretta agli ottavi di finale, senza passare per i play-off: "Turnover? Non ho ancora riguardato l'allenamento di oggi. Qualcosa cambierò come ho sempre fatto, ma vedremo perché ho diversi dubbi e c'è qualche giocatore assente come Acerbi, Calhanoglu e Correa. Taremi ha avuto un problema a Lecce e si è allenato a parte, ma spero di recuperarlo. Farò valutazioni. La Champions è un obiettivo o un sogno? Sappiamo il percorso e sappiamo le difficoltà degli ultimi tre anni e mezzo. Abbiamo lavorato tanto e la società non mi ha mai fatto mancare nulla, perdendo dei giocatori e acquistandone altri. Vogliamo andare avanti in Champions e siamo a un passo dalle prime otto, cosa che non era scontata visto che resteranno fuori squadre con budget più importanti del nostro. Mi sorprende il livello medio delle squadre francesi in questa Champions? Mi aspettavo Monaco, Lille e Psg protagoniste perché il calcio francese è molto fisico. Sta facendo molto bene anche il Brest. La Ligue 1 ha molti talenti da vedere così come il Monaco. Come mai in Champions League vinciamo quasi sempre 1-0? Abbiamo fatto queste sette partite in Champions con una grandissima concentrazione. Abbiamo segnato meno, è vero, ma abbiamo anche preso un solo gol in un'azione particolare. La squadra è sempre rimasta aggressiva e determinata come richiedono queste sfide".

 

 

Su Arnautovic, Calhanoglu, Bisseck e Buchanan

"In questo momento i miei attaccanti a disposizione possono giocare con l'altro senza problemi, l'ho fatto vedere durante l'anno. Non ho ancora scelto chi giocherà col Monaco, Arnautovic si è allenato molto bene, così come Thuram e Lautaro hanno recuperato la fatica. Penserò solo al Monaco. Come sta Calhanoglu? Per il Monaco non è convocato, ma sta lavorando bene come Acerbi e Correa. Vedremo nei prossimi due giorni se potremo averli per domenica, c'è fiducia ma aspettiamo. Bisseck da centrale è una soluzione? Può farlo, ce l'ha dimostrato nella partita da titolare e anche a Lecce quando è subentrato. Sta crescendo, ma ha le qualità per fare questo ruolo. Vero che stiamo aspettando Acerbi e abbiamo De Vrij in quel ruolo. Un innesto in caso di partenza di Palacios e Buchanan? Il mercato in questo momento non è un mio problema. So che Palacios può partire, sta lavorando molto bene ed è in crescita in questi cinque mesi. Ha tante richieste e probabilmente andrà a giocare da qualche parte. Io però mi concentro sul campo, sapendo che nell'ultimo mese e mezzo abbiamo avuto qualche imprevisto di troppo che mi ha limitato nel turnover. Temo gli esiti dell'indagine della Procura Federale? Sono molto tranquillo e ho chiarito la mia posizione nelle sedi opportune. Non mi va di dilungarmi anche in vista di una partita importante", ha concluso Simone Inzaghi.

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Inzaghi: "Fuori dalla Champions squadre con un budget migliore dell'Inter"
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La conferenza di Pavard