Il patto di non belligeranza tra Milan e Inter
L'inchiesta prosegue. Lucci: "C'è un patto di non belligeranza - spiega proprio Lucci a Beretta in una delle intercettazioni telefoniche -. Perché siamo tutti ragazzi seri e per bene". E ancora Anghinelli: "Lucci ha continuato a gestire gli affari dello stadio, finché non è stato arrestato. Magari ancora adesso perché là c'è ancora qualcuno. Milan e Inter? Ultimamente erano uguali". A questo punto c'è l'audio di un'intercettazione telefonica tra Ferdico e Norrito: "Marotta non vuole che si faccia casino, noi stiamo contestando la campagna acquisti - dice il capo degli ultrà dell'Inter -. Fagli sapere che se non mi dà le tessere noi andiamo avanti. Sarà bene che entro il 16-17 ci diano una risposta, se riescono.. che sennò io faccio finta di contestare la società, la campagna acquisti ma gli faccio arrivare qualcosa perché o mi danno le tessere o è guerra". Anghinelli: "Certo che c'è un rapporto tra Curva e società. Se tu vuoi un biglietto è già tutto prenotato perché loro hanno le tessere. Certi del direttivo vanno in giro per tutto lo stadio e fare quello che vogliono". E proprio su questo espongono alcuni dati dove, duranta la finale di Champions tra Inter e City i capi ultras Ferdico, Bellocco e Beretta si sono intascati 150mila euro a testa dalla vendita dei biglietti. E proprio Beretta spiega: "Io mi sono portato a casa 150 mila euro. Tutta la società dell'Inter sapeva che c'ero a muovere i fili perché ero il responsabile dichiarato della Curva Nord".
La chiamata di Ferdico a Inzaghi
Report, con la voce fuori campo del giornalista, spiega anche la situazione dei biglietti, come ad esempio per la finale di Coppa Italia in cui Ferdico chiama Inzaghi."Te la faccio breve mister - dice Ferdico -. Ci hanno dato 1000 biglietti. Facendo due conti, noi ne avremmo bisogno di 200 in più ma non per fare bagarinaggio". Da qui la risposta di Inzaghi: "Parlo con Ferri, Zanetti e Marotta poi ti faccio sapere qualcosa. Gli dico che ho parlato con te". Massimiliano Silva (Supporter Liason Officer dell'Inter): "Senti c'è stata questa riunione ed eravamo dentro tutti. Ti faccio una premessa: basta con questi comunicati. Dal momento che tu sai la quota numerica che ora io ti dico non dovete fare nessun tipo di nota" spiega telefonicamente a Ferdico. Una mediazione arrivata anche alla quota degli abbonamenti, dove Cameruccio (Capo sicurezza dello Stadio) si era opposto a rilasciarne 40mila. E su questo è intervenuto Marotta, come ha spiegato Ferdico a Bellocco al telefono: "Alla fine Marotta si è incazzato con Cameruccio perché non ci ha dato le tessere, sembra che in settimana possa sbloccarsi...".
Abodi, la Giustizia Sportiva e Gravina
Su questo argomento sono intervenuti ancora Abodi e Gravina. Il Ministro dello Sport e dei giovani dice a Report: "La Giustizia Sportiva ha delle sue regole interne, si ispira a dei principi di lealtà e correttezza che devono trovare attuazione immediata. Mi auguro che i vertici federali si esprimano su queste norme interne che non prevedono rapporti tra tesserati e questi criminali che vengono definiti tifosi". A questo poi si lega anche il presidente della FIGC, Gravina: "Io credo che le nostre norme sono di garanzia. Su questo c'è un'indagine e capire quali siano realmente i contenuti di queste relazioni. Le norme le vietano e ci sono degli organi competenti a controllare". Durante la trasmissione, poi, si fa un passo indietro per parlare di quanto successo alla Juve pochi anni prima, nel 2017 con la testimonianza di Fabio Germani.