Aldo Serena, se cito 23 novembre e 7 dicembre 1988 cosa le viene in mente?
Lei segnò in entrambe le partite, nel 2-0 con cui l’Inter si impose in Germania nell’andata degli ottavi di Coppa Uefa, però pure al ritorno col 3-1 per i tedeschi a San Siro. Che errore dovrà evitare la squadra di Inzaghi?
«Deve pensare che il vantaggio ottenuto a Monaco è minimo. Ripeto, servirà un'attenzione meticolosa, ma l'Inter in questa Champions finora su questo aspetto non ha mai tradito. Il Bayern per dna non gestirà e partirà all'arrembaggio, l'Inter saprà sfruttare i momenti in cui i tedeschi concederanno degli spazi».
Cosa l'ha colpita della partita di martedì?
«Mi ha sorpreso e mi sorprende ogni volta il fatto che l'Inter, anche nei momenti di maggiore difficoltà, quando si chiude a riccio a ridosso dell’area per difendendersi e sembra alla frutta, abbia la forza e la tecnica di ripartire e fare male, contro qualunque tipo di avversario. E guai a chiamarlo catenaccio: lì si buttava la palla avanti e si pregava, qua ogni volta ci sono azioni manovrate con lucidità, triangolazioni, movimenti memorizzati da tutti».