Inzaghi: "Difficoltà non sono alibi"
"Giocando ogni 48 o 72 ore non è semplice rispondere. Da allenatore dico che vorrei avere Dumfries e Zielinski già domani, pensando a un mese fa, all'ultima partita a Bergamo che eravamo 14 la situazione sembra migliorata. Pur sapendo che Dumfries e Zielinski, oltre a Correa che è stato una scelta fatta per le liste, sono due giocatori che vorrei avere con me. Giocando così tanto mi piacerebbe scegliere con la mia testa e non in base a minutaggi e infortunati. Le difficoltà non sono alibi, perché le hanno tutte, ma sono convinto che quest'anno siano dovute al fatto che la Champions sia più impegnativa rispetto agli anni precedenti: hai due partite in più, otto squadre diverse da studiare, due mesi di ritardo sulla qualificazione. Tutto questo può avere influito su qualche problema muscolare in più del solito".
Inzaghi: "Abbiamo provato i rigori"
"I ragazzi sono stati bravissimi, poi ci sono stati dei momenti in cui potevamo essere più aggressivi in fase di non possesso, mentre in fase di possesso avevamo l'occasione per essere più cattivi nel proporre qualcosa una volta elusa la pressione. Ci sono stati dei momenti in cui, nonostante un'ottima prestazione, potevamo fare meglio. Non dobbiamo pensare al risultato, ma alla prestazione fatta. Non deve guardare i precedenti, che nella storia dell'Inter con il Bayern qui a San Siro non sono sempre stati positivi. I ragazzi sono positivi, la squadra sa che giochiamo con un grandissimo avversario: lo rispettiamo, ma con la giusta attenzione possiamo fare una grande gara. I rigori? Li proviamo sempre quando c'è una gara a eliminazione diretta. E con i cinque cambi si ha anche più attenzione rispetto a chi non inizia la partita".