Akanji, eccoti l’Inter: “Non prendo decisioni stupide. Thiago Silva il mio modello”

Il centrale svizzero ex Manchester City ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla sua nuova avventura in nerazzurro: tra i temi gli obiettivi con il suo nuovo club

Manuel Akanji ha parlato ai microfoni di DAZN in merito alla sua nuova avventura con la maglia dell'Inter. "Oggi è stato il mio primo giorno. Ho incontrato tutti i miei compagni di squadra, o almeno quelli che sono qui. Ho incontrato personalmente il mister, avevo parlato con lui solo al telefono e sì, tutti sembrano davvero entusiasti, così come lo sono io. Non vedo l’ora di iniziare con la mia prima partita". Sono queste le prime parole rilasciate dal difensore centrale ex Manchester City, che si prepara ad affrontare la prima gara con la maglia dei nerazzurri contro la Juventus, nella sfida in programma sabato alle ore 18:30 all'Allianz Stadium. Lo stesso Akanji che quel 10 giugno 2023 ad Istanbul presiedeva la difesa dei Citizens nella finale di Champions League contro l'Inter, ostacolando più volte ai nerazzurri la via del gol e da cui uscirono sconfitti per mano di Rodri. Da avversario a potenziale titolare dei nerazzurri, che si augurano di poter vedere il centrale svizzero fare quanto messo in mostra a Manchester.

L'Inter e la maglia di Bobo Vieri

"Perché ho scelto l'Inter? Perché uno dei migliori club d’Europa. Niente di più semplice. Sin da bambino ho sempre seguito il calcio in generale. Ovviamente non potevo guardare tutte le partite degli altri paesi, ma ho visto la maggior parte delle partite più importanti". Akanji ha poi parlato di destino, quasi come se fosse scritto nelle stelle il suo arrivo in Serie A"Credo fosse una casualità, ma mi ricordo che… devo scrivere a mia madre per farmi inviare una fotografia, così potrò mostrarvela. Sì, era una maglietta di Christian Vieri. Credo fosse addirittura prima che iniziassi a giocare a calcio. Non ricordo molto bene, ma ricordo di aver visto la foto con quella maglia di ieri addosso e anche mia madre me l’ha raccontato. Quindi devo davvero a trovarla, non so perché ce l’avessi".

Akanji sul calcio italiano 

"Si gioca un bel calcio, lo vediamo sempre anche con l’Inter. Sono arrivati in finale di Champions League due volte negli ultimi tre anni. Questo dice molto sul calcio italiano, significa che è di alto livello. Non ho ancora giocato qui, quindi non posso dire troppo, ma finora, da fuori, sembra molto tattico, si gioca in maniera complessa, penso che dovrò anche adattare un po’ il mio stile di gioco. Come ho detto, il gioco qui è molto più tattico che in Inghilterra. In Inghilterra conta molto la velocità, essere rapidi, duri e andare a forte nei contrasti. Quindi vediamo come andrà". Questo è quanto affermato dal nuovo centrale dell'Inter in merito al calcio italiano, a cui ha poi aggiunto: "Non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida, di conoscere i miei compagni, giocare e vincere con loro, conoscere il nuovo staff tecnico e cercare di imparare sempre di più. Ho già trent’anni, ma penso che si possa sempre migliorare nel calcio, imparare nuove cose nel paese in cui giochi, anche dei tuoi compagni, dalla tua nuova squadra".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Inter

Gli idoli e le caratteristiche in campo

"Penso di essere un difensore fisico, sono forte fisicamente, sono veloce, ma anche molto calmo con la palla. Penso di non prendere decisioni stupide. Sono molto calmo, direi. Il mio comportamento in campo non è eccessivamente aggressivo, non vado sempre a contrasto, ma ce l’ho di aiutare il possibile i miei compagni. Da dietro, come dovrebbe fare un difensore". E sui suoi idoli: "Da bambino era Raul, l’attaccante del Real Madrid. Ma come difensore centrale ho sempre ammirato Thiago Silva. L’ho seguito per tutta la sua carriera. Ha avuto una carriera straordinaria, ha giocato in tantissimi campionati ed è sempre stato al massimo livello. Quindi penso che sia stato uno dei miei difensori preferiti". 

Akanji, tra sport e vecchi amici

"Il calcio lo guardo ancora, ma non tanto come quando ero giovane. Ho smesso un po’ di guardarlo, preferisco passare del tempo con i miei figli. E anche perché quando giochi a calcio tutto l’anno, a volte si stanco e quando torni a casa non vuoi guardare un’altra partita, quando giochi ogni tre giorni. Quindi lo guardo ancora, ma non come prima. Mi piace guardare sport, ma altri sport. Guardo molto il football americano, guardo il tennis, il basket, il padel, Formula 1, praticamente tutto. Ma in generale preferisco stare all’aperto a giocare con i miei figli". Akanji a Milano ha ritrovato un compagno fisso della nazionale svizzera, ovvero Sommer: "Yann mi ha scritto subito, il giorno in cui è uscita la notizia. Anche Lautaro e Dumfries mi hanno scritto prima che arrivassi. Mi hanno chiesto se avevo bisogno che erano disponibili ad aiutarmi. L’ho apprezzato molto. Ho avuto anche un amico che ha giocato qui per un altro club: Ricardo Rodriguez, ha vissuto a Milano anche lui e mi ha mandato consigli sui ristoranti, mi ha aiutato a trovare un appartamento. Ovviamente ho anche molto supporto da parte del club".

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La passione per l'Italia di Akanji. E sull'Inter...

"Mi piace il vostro Paese. Non sono mai stato a Milano, ma mi piace molto scoprire quello che c’è intorno. La mia famiglia non è lontana da qui, quindi penso che possa diventare una delle mie città preferite. Ma quando ero più giovane, passavo molto tempo in Sardegna per le vacanze, con la mia famiglia. Quindi mi piacerebbe tornarci". La passione per l'Italia, ad Akanji, non manca affatto. Il centrale ha analizzato anche quelli che potrebbero essere gli obiettivi dell'Inter per questa stagione: "È un po’ difficile parlarne perché gli ho appena conosciuti oggi, quindi non so davvero quali siano le aspettative, ma ovviamente vincere il campionato, sempre. Quando giochi per un club come l’Inter, vuoi vincere il campionato ogni anno. E anche la Champions League. Sono stati così vicini a vincerla, ma non ci sono riusciti, quindi spero di poterli aiutare quest’anno a raggiungere quell’obiettivo. Vedremo fin dove si potrà arrivare e vedremo come andrà. Sarà una stagione lunga e ci saranno tante partite difficili. Quindi sì, non vedo l’ora".

San Siro ed il rapporto con l'italiano

"Sì. Tra tutti gli stadi d'Europa, San Siro penso sia sicuramente tra i primi cinque. È uno dei migliori. L’atmosfera era davvero bella quando ha giocato qui, quindi non vedo l’ora di giocarci di nuovo davanti i nostri tifosi". Sull'italiano: "Voglio impararlo. Voglio dire, conosco alcune parole. Ma per me è più difficile parlare che capire. Penso di capire abbastanza cose, ma a volte non so come rispondere. Per esempio, so dire 'buongiorno', cose abbastanza semplici". Akanji ha poi concluso analizzando la possibilità di sostenere la prossima intervista in italiano: "Già mi mettete pressione (ride, ndr). Non lo so, forse sei mesi. Non lo so, forse di più, cercherò di farlo il prima possibile".

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Manuel Akanji ha parlato ai microfoni di DAZN in merito alla sua nuova avventura con la maglia dell'Inter. "Oggi è stato il mio primo giorno. Ho incontrato tutti i miei compagni di squadra, o almeno quelli che sono qui. Ho incontrato personalmente il mister, avevo parlato con lui solo al telefono e sì, tutti sembrano davvero entusiasti, così come lo sono io. Non vedo l’ora di iniziare con la mia prima partita". Sono queste le prime parole rilasciate dal difensore centrale ex Manchester City, che si prepara ad affrontare la prima gara con la maglia dei nerazzurri contro la Juventus, nella sfida in programma sabato alle ore 18:30 all'Allianz Stadium. Lo stesso Akanji che quel 10 giugno 2023 ad Istanbul presiedeva la difesa dei Citizens nella finale di Champions League contro l'Inter, ostacolando più volte ai nerazzurri la via del gol e da cui uscirono sconfitti per mano di Rodri. Da avversario a potenziale titolare dei nerazzurri, che si augurano di poter vedere il centrale svizzero fare quanto messo in mostra a Manchester.

L'Inter e la maglia di Bobo Vieri

"Perché ho scelto l'Inter? Perché uno dei migliori club d’Europa. Niente di più semplice. Sin da bambino ho sempre seguito il calcio in generale. Ovviamente non potevo guardare tutte le partite degli altri paesi, ma ho visto la maggior parte delle partite più importanti". Akanji ha poi parlato di destino, quasi come se fosse scritto nelle stelle il suo arrivo in Serie A"Credo fosse una casualità, ma mi ricordo che… devo scrivere a mia madre per farmi inviare una fotografia, così potrò mostrarvela. Sì, era una maglietta di Christian Vieri. Credo fosse addirittura prima che iniziassi a giocare a calcio. Non ricordo molto bene, ma ricordo di aver visto la foto con quella maglia di ieri addosso e anche mia madre me l’ha raccontato. Quindi devo davvero a trovarla, non so perché ce l’avessi".

Akanji sul calcio italiano 

"Si gioca un bel calcio, lo vediamo sempre anche con l’Inter. Sono arrivati in finale di Champions League due volte negli ultimi tre anni. Questo dice molto sul calcio italiano, significa che è di alto livello. Non ho ancora giocato qui, quindi non posso dire troppo, ma finora, da fuori, sembra molto tattico, si gioca in maniera complessa, penso che dovrò anche adattare un po’ il mio stile di gioco. Come ho detto, il gioco qui è molto più tattico che in Inghilterra. In Inghilterra conta molto la velocità, essere rapidi, duri e andare a forte nei contrasti. Quindi vediamo come andrà". Questo è quanto affermato dal nuovo centrale dell'Inter in merito al calcio italiano, a cui ha poi aggiunto: "Non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida, di conoscere i miei compagni, giocare e vincere con loro, conoscere il nuovo staff tecnico e cercare di imparare sempre di più. Ho già trent’anni, ma penso che si possa sempre migliorare nel calcio, imparare nuove cose nel paese in cui giochi, anche dei tuoi compagni, dalla tua nuova squadra".

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