Juve, c'è Alex Sandro: il salva bomber

Evra è squalificato e col Chievo toccherà al neoacquisto, grande uomo assist: al Porto ha fatto la fortuna di Jackson Martinez

TORINO - Alex Sandro alla Juventus ha scelto la maglia numero 12 in onore dell’amico Hulk, compagno di squadra ai tempi del Porto. Un’amicizia nata fuori dal campo e rafforzatasi grazie a qualche assist. Più di un golletto il mastodontico bomber dello Zenit e della Seleçao lo ha realizzato con la collaborazione del neojuventino, uno abituato a facilitare il compito degli attaccanti. Cross dal fondo, traversoni bassi: Alex Sandro è il classico terzino brasiliano tutto tecnica e sprint, un trampolino di lancio perfetto per le punte. In Portogallo lo chiamavano “la moto” per la continuità con cui sfrecciava sulla fascia sinistra. E se il presidente dragoes Pinto da Costa, tra i migliori mercanti d’Europa, ogni estate vende a peso d’oro i propri bomber (l’ultimo è Jackson Martinez, passato all’Atletico Madrid per 35 milioni), qualche merito - almeno negli ultimi anni - è anche di Alex Sandro. Massimiliano Allegri si aspetta che alla Juventus succeda la stessa cosa, ovvero che il brasiliano rivitalizzi gli attaccanti, a partire dal quel Mario Mandzukic che non sta attraversando un gran periodo. Subito a segno in Supercoppa italiana contro la Lazio, poi quattro partite sottotono tra Juventus e Croazia. Zero gol e tante occasioni sprecate. Gli ultimi indizi l’altra sera contro la Norvegia, quando l’ex Atletico Madrid ha sciupato diverse pallegol. A condizionarlo è stato un problema al gomito, ma anche rifornimenti non sempre continui. «Mario è un grande attaccante, ma per essere letale ha bisogno di essere servito con costanza», ha spiegato più volte Diego Pablo Simeone, suo tecnico in Spagna. In effetti contro l’Udinese e (soprattutto) contro la Roma, Mandzukic ha lottato tanto, ma di palloni invitanti ne ha ricevuti davvero pochi.

Titolare contro il Chievo - Con l’inserimento di Alex Sandro, titolare al posto dello squalificato Evra sabato contro il Chievo, la musica dovrebbe cambiare per il croato, ma anche per Alvaro Morata (contro i veneti alla prima da titolare dopo l’infortunio) e Paulo Dybala, fin qui il più continuo del reparto avanzato: l’ex palermitano ha segnato due gol in tre partite, pur giocando da titolare soltanto all’Olimpico romano. 

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