Juve, Lichtsteiner operato: un mese fuori

Intervento necessario a causa delle difficoltà respiratorie dovute ad un'aritmia cardiaca benigna. Lo svizzero potrebbe tornare disponibile per il derby
Juve, Lichtsteiner operato: un mese fuori© LaPresse

TORINO - La Juve perde Lichtsteiner per un mese dopo l'operazione, resasi indispensabile a causa delle difficoltà respiratorie. Lo svizzero potrebbe tornare disponibile per il derby di Torino, in programma a inizio novembre. 

LA NOTA - "Stephan Lichtsteiner durante la gara Juventus-Frosinone ha accusato difficoltà respiratorie dovute ad un'aritmia cardiaca benigna (flutter atriale) spontaneamente risoltasi. Gli accertamenti e le consulenze specialistiche effettuate nei giorni successivi hanno indirizzato verso una soluzione chirurgica della patologia. Nella giornata di oggi il Prof. Gaita ha effettuato l'intervento di ablazione e i tempi per il pieno recupero agonistico sono stimabili in 30 giorni".

IL CARDIOLOGO -  «Se il nostro giocatore aveva avuto in precedenza una prognosi di sindrome di Wolff-Parkinson-White con l'intervento di ablazione delle vie accessorie può tornare in campo anche in 30 giorni perchè l'intervento ha un alto indice di successo e migliora la ripresa a lungo termine, anche nei pazienti asintomatici che potrebbero avere una elettrofisiologia di base». Così il cardiologo Francesco Fedele commenta la notizia del calciatore della Juventus Stephan Lichtsteiner, sottoposto a un intervento di ablazione in seguito a difficoltà respiratorie. La ripresa fisica dopo interventi di questo tipo dipende molto dalla diagnosi che è stata fatta prima perché «se l'aritmia è data da fibrillazione atriale, bisogna vedere in che forma si manifesta. Se parliamo di fibrillazione isolata non ci sono grandi problemi ma invece se si stratta di fibrillazione sostenuta da patologia allora ci sono delle miocardiopatie e la situazione si complica». Nel caso di Stephan Lichtsteiner, l'ipotesi più probabile è che si tratti di sindrome Wolff-Parkinson-White, una sindrome che può colpire persone di tutte le età, compresi i neonati. Nella maggior parte dei casi, gli episodi di tachicardia non sono pericolosi per la vita, ma a volte possono verificarsi seri problemi di cuore. «I trattamenti per la sindrome di Wolff-Parkinson-White possono fermare o prevenire episodi di tachicardia. La procedura eseguita con catetere, - prosegue il cardiologo - meglio nota come ablazione, è in grado di correggere in modo permanente i problemi del ritmo cardiaco. Quello che è importante sempre per tutti, sportivi e non- suggerisce il cardiologo - è sapere cosa c'e sotto il disturbo elettrico per capire se ci sono altri tipi di problemi e sopratutto per individuare come intervenire al meglio».

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