Juventus-Napoli, Allegri: «Conta stare davanti a tutti il 16 maggio»

Le parole del tecnico bianconero alla vigilia della sfida allo Stadium con gli azzurri: «Sarà una bella partita da affrontare senza ansia, dopo ce ne saranno altre 13»
Juventus-Napoli, Allegri: «Conta stare davanti a tutti il 16 maggio»© LaPresse

VINOVO - Ci siamo. E' la vigilia di Juventus-Napoli, partita chiave con vista sullo scudetto. Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, parla dell'attesa del big match: «Il Napoli sta facendo un grande campionato, ha 56 punti e sta dimostrando il suo valore. Noi abbiamo tre punti in meno rispetto all'anno scorso. E' lo scontro diretto dell'andata a fare la differenza. Sarà un match bello a livello tattico e tecnico. Ma non deciderà il campionato, con 39 punti ancora a disposizione. La formazione? Ho due allenamenti per decidere se la difesa sarà a 3 o a 4. La pressione? Abbiamo 13 partite dopo quella di domani, è normale averne di più man mano per raggiungere l'obiettivo finale. Per noi conta solo quello: essere davanti il 16 maggio. Non dovremo avere ansia, ma sappiamo che dovremo fare una grande prestazione».

HIGUAIN - «Sta facendo il miglior campionato della sua carriera, con una media straordinaria, da 40 gol alla fine. Sarà difficile marcarlo, anche se il Napoli ha altri grandi giocatori di ottima levatura tecnica. Sanno giocare molto bene anche di squadra. Non ci sono segreti tra di noi, tutti ci conosciamo, le squadre si conoscono ormai. Per Buffon un pari ci basta? E' una partita da tripla, punto».

DIFESA A 3? - «Non cambia se giocheremo con la difesa a 3 oppure a 4. Non cambia perché in fase difensiva abbiamo sempre giocato a 4, per noi non cambia assolutamente niente».

GLI SCONTRI DIRETTI - «Pensiamo a giocare, non al fatto che con una vittoria possiamo essere davanti negli scontri diretti. All'andata subimmo due gol su altrettanti errori gratuiti da parte nostra, senza togliere meriti a loro. E noi, non dimentichiamolo, abbiamo avuto occasioni per pareggare. Domani sarà un'altra partita, tra due squadre che si contenderanno lo scudetto fino alla fine. E ci sono ancora alcune squadre in corsa, nessuno è tagliato fuori. Da parte nostra ci vorrà molto equilibrio, pazienza e calma fino alla fine».

I PUNTI DI FORZA - «Il Napoli non è solo Higuain, ha il migliore attacco e la seconda migliore difesa. Il collettivo esalta il singolo. La nostra forza? Siamo partiti abbastanza male, abbiamo una squadra giovane che a Frosinone ha finito con 5-6 giocatori tra il '91 e il '94. E non è una cosa da poco per chi lotta per vincere il campionato. Non so come finirà la stagione, ma la Juve avrà sicuramente un futuro».

RUGANI - «E' un giocatore bravo, giovane, venuto dall'Empoli dove ha giocato un campionato di serie A. Alla Juve ha trovato 4 difensori davanti tra i più forti d'Europa. Ecco perché gli va dato il tempo di crescere e di giocare. Rugani è passato da un sistema di gioco a un altro completamente diverso, non gli vanno messe pressioni addosso. Ora tutti volete Rugani in campo? Ma se poi sbaglia una partita lo impallettate subito... Siccome io devo gestire lui e gli altri giovani, credo debba continuare il suo lavoro per gestirlo al meglio. Rugani è il futuro della Juventus e del calcio italiano. E io non devo farmi prendere dalla fretta di fargli giocare 20 partite... Negli ultimi due mesi è sicuramente cresciuto ma non bisogna mettergli pressione addosso». ZAZA A SORPRESA - «Simone rientra dopo la squalifica, potrebbe essere della partita: giocherà lui o Morata, accanto a Dybala».

IL MIO FUTURO DESTABILIZZA? - «Il futuro non destabilizza assolutamente nessuno, il futuro mio è qui alla Juventus, sto bene qui, ho già detto tutto: non c'è niente di vero di quanto si dice ed è stato scritto: questa è la verità. Cosa devo smentire? Una cosa che non è vera? Siamo professionisti, io sto pensando alla Juventus, mi piacerebbe chiudere qui l'argomento». KHEDIRA E GLI ALTRI KO - «Khedira proverà oggi e vedremo se sarà a disposizione: se sarà in buona condizione, potrebbe giocare. Gli altri? Valuterò Mandzukic in settimana, ma è fuori come Chiellini. Asamoah? Dovrei averlo a disposizione a Bologna. Caceres ha finito la stagione, gli altri stanno tutti bene».

L'ASSENZA DI CHIELLINI - «Le assenze dispiacciono, ma non preoccupano. Sono obbligato a fare certe scelte, ma siamo 18, in abbondanza. Chi andrà in campo farà una grande parttia. Domani l'aspetto psicologico andrà al di sopra di tecnica e tattica».

SARRI - «Non ha bisogno dei miei complimenti, sta facendo cose straordinarie e nessuno se lo aspettava. Tutti l'hanno massacrato al suo arrivo a Napoli. E invece ha dimostrato di saper lavorare bene, è un ottimo allenatore»

MORATA IN ANSIA? - «Non c'è nessuna ansia da risultato, ormai bisogna essere abituati a giocare queste partite, anche perché da domani inizia un trend di partite molto importanti. Alla fine arriveremo sicuramente in un'ottima posizione».

CASO ARBITRI - «Non riguarda me, io difficilmente parlo degli arbitri, però so che sono i migliori in circolazione. Posso solo parlare dopo la partita, al massimo ma non posso essere responsabile di ciò che dicono gli altri. Di sicuro, meno si parla di loro e meno si dà loro pressione addosso, meno hanno possibilità di sbagliare».

LA STORIA - «Non so quanto potrà valere un eventuale scudetto a Napoli, ma se la Juventus centra il quinto scudetto di fila entra nella storia. E' difficile vincere 5 scudetti in questo momento del calcio italiano, credo che i ragazzi debbano avere ben chiara quella cosa. Io lo dico ai miei giocatori: “Immaginatevi cosa sarebbe vincere il 16 maggio lo scudetto...". Solo in questo modo possiamo pensare non al Napoli, ma a una partita alla volta».

VANTAGGIO PSICOLOGICO - «Chiaro, la Juve è più abituata del Napoli a questo genere di partite, ma loro hanno giocatori di liveoo internazionale: Higuain, Mertens, Hamsik, Insigne, Callejon, Albiol, Ghoulam, Koulibaly: sono abituati a giocare questo tipo di partite. Non è tanto il match di domani, ma quelle che restano: perché più ti avvicini all'obiettivo e più ti viene... ditelo voi...»

I CAMBI - «Pereyra quando è in condizione è importante, ora però non ha i 90 minuti. Sono contento di ciò che ha fatto, ma per crescere deve giocare delle amichevoli e bisogna concedergli minutaggi durante la partita nel caso in cui ci sia bisogno di lui. Sicuramente ho a disposizione giocatori che possono spaccare la partita».

LA TENSIONE - «Siamo abituati a giocare ogni tre giorni, anche se nell'ultima settimana abbiamo recuperato energie fisiche e mentali. Abbiamo ancora tre mesi davanti a noi, e non possiamo permetterci di sbagliare tanto. Vincerà lo scudetto chi sbaglierà di meno».

L'EFFETTO STADIUM - «Sarà importante giocare nel fortino di casa, i tifosi daranno un'ulteriore mano ai ragazzi che ne avranno ancora più bisogno, soprattutto nei momenti difficili della partita».

LA PREPARAZIONE - «Non abbiamo ancora preparato la partita: è vero, abbiamo oggi e domattina per prepararla. Poi abbiamo il Bologna, l'amichevole col Bayern... Amichevole? E' solo una battuta, è un ottavo di Champions...».

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