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TORINO - La faccia e i gol. L’attitudine e la classe. La cattiveria agonistica e la magia delle giocate. Dentro Paulo Dybala c’è tutto e per questo tutti si sono innamorati di lui. Ognuno trova qualcosa di folgorante nel ragazzino che sta trascinando la Juventus e conservando al caldo le speranze di una gloriosa qualificazione ai quarti di finale di Champions League con la sfida di mercoledì. Il gol capolavoro contro il Sassuolo ha rinfocolato un contagioso sentimento che negli ultimi mesi è dilagato fra il popolo bianconero: Dybala sta diventando il nuovo grande idolo bianconero. Più del passeggero Tevez, più del funambolico Pogba, il cui incerto futuro ha sempre tenuto in bilico l’amore del popolo.
Effetto Alex Dybala invece ha conquistato tutti. E’ giovane e profuma di futuro: perché l’immensa classe che mette in campo sembra solo l’inizio di una lunga storia di gol e magie, il prologo di un’avventura fantastica. Ma nello stesso è maturo e garantisce un solido presente: non è una promessa da mantenere, non offre pennellate di classe su una tela ancora acerba, ma è protagonista di un contributo concreto che è stato alla base della rimontona bianconera. Ha la faccia da bravo ragazzo che piace alle ragazzine, ma ha lo sguardo che trasuda agonismo e piace tanto ai papà. Sotto il profilo strettamente emotivo, quello che sta succedendo con Dybala assomiglia molto da vicino a quello che oltre vent’anni fa si respirava intorno al giovane Alessandro Del Piero: l’alba di qualcosa di grande.
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