Calciomercato Juventus, l'appello di Dybala: «Non divideteci, ci divertiremo»

L'attaccante argentino: «L’intesa con Pogba e Morata è eccezionale. Con Paul ci capiamo sia in campo sia fuori»
Calciomercato Juventus, l'appello di Dybala: «Non divideteci, ci divertiremo»© Bartoletti

TORINO - In vacanza si porterà la gioia «intensa» dell’accoppiata Scudetto-Coppa e un pensiero fisso: «L’anno prossimo vincere la Champions League sarà l’obiettivo numero uno, senza dubbio». Lo sguardo di Paulo Dybala resta freddo anche nel delirio della festa divampata nel ventre dell’Olimpico, quando tutta la gioia repressa nelle ultime settimane è finalmente esplosa nello spogliatoio juventino. L’argentino ha scherzato con i compagni, è salito sulla traversa davanti alla Curva Nord, ha esultato follemente al fischio finale: non si è mai tirato indietro, ma poi riesce a tornare serissimo quando analizza la sua prima stagione in bianconero.

«Pazzesca. Ho vinto tre titoli, non male per iniziare... Mi sono goduto tutto e la gioia è sempre intensa: per lo scudetto come per la Coppa Italia, ma anche la Supercoppa. Se penso che questa annata era iniziata in salita, con tanti problemi, critiche ed errori... Abbiamo compiuto una grande impresa, durante il campionato, ma anche nel conquistare questa finale».

 


COMPAGNI E AMICI - La medaglia celebrativa al collo, i capelli pettinatissimi, Dybala risponde compito alle domande del dopo partita, quando piomba su di lui Paul Pogba gridando e canzonandolo con un tentativo di imitazione della cadenza sudamericana: «Eccolo qui, el fenomeno, el campeon». E ride, coinvolgendo anche lo stesso Dybala nella risata.

Non fanno finta, è davvero palpabile l’amicizia che lega i due fenomenali ventitreenni bianconeri: «Siamo molto amici», dice Dybala con un mezzo sorriso rivolto al disturbatore francese e poi spiega meglio: «Siamo molto amici calcisticamente perché in campo ci troviamo sempre alla perfezione, ma siamo amici anche fuori. Ci divertiamo, andiamo in giro, facciamo gli scherzi, ci facciamo foto pazze, ridiamo molto insieme. E parliamo, parliamo molto: non solo di calcio, ma proprio di tutto». Una banalità forse, perché è abbastanza naturale che due coetanei si trovino bene insieme, la differenza tra uno spogliatoio che funziona e uno no (che spessissimo è la differenza fra la vittoria e la sconfitta in tempi di livellamento tecnico e tattico) è proprio in questi rapporti umani che hanno cementificato una rete di relazioni nella Juventus del Quinquennio. Pogba e Dybala non sono gelosi l’uno dell’altro, come potrebbe accadere altrove, ma tifano l’uno per l’altro e sono pronti a sacrificarsi l’uno per l’altro.

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QUESTIONE OLIMPICA - Già, perché Dybala non andrà in Coppa America e neppure alle Olimpiadi. E se la prima gioia gli è stata negata dalla convocazione quantomeno curiosa del “cinese” Lavezzi al suo posto (uomo assai gradito al clan di Messi, per intendersi), sulla kermesse di Rio si è messa di traverso la Juventus che ha potuto negare Dybala all’Argentina per regolamento (le Olimpiadi sforano dalle date Fifa). Paulo ha accettato la decisione con un pizzico di dispiacere, anche se il suo desiderio più grande era legato alla Coppa America: «Non disputerò le Olimpiadi purtroppo, perché la Juventus non mi ha dato il permesso. Sicuramente mi dispiace, perché non ho mai giocato con la Nazionale un torneo così… mi consolerò in vacanza. Ci sarei andato a Rio, ci sarei andato molto volentieri, ma non è una scelta mia».

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