Siviglia-Juventus, scontri fra tifosi in un locale nel centro della città

Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola un tifoso della Juve sarebbe in condizioni abbastanza gravi ma non in pericolo di vita
Siviglia-Juventus, scontri fra tifosi in un locale nel centro della città

SIVIGLIA (Spagna) - Proseguono le indagini della polizia, prosegue il clima surreale che si respira nella zona di Siviglia - centrale - dove la scorsa notte è avvenuto l’agguato nei confronti di alcune persone in una classica taberna locale. Prosegue, per la verità, anche lo sdegno degli stessi abitanti del quartiere che passando davanti al luogo degli scontri, spiegano: «Dei barbari, sono dei barbari quelli che hanno fatto questo attacco». Anche loro uniti nella speranza che le tre persone ferite - un tifoso italiano, che avrebbe riportato contusioni; un cittadino di residenza belga di 28 anni, il tifoso juventino ferito da una bottigliata alla coscia e al torace; uno spagnolo - non abbiano riportato danni gravi, anche se uno dei feriti è ancora ricoverato in ospedale ma le sue condizioni sono stabili.

I FATTI - Il locale, “EL Papelon” ha riaperto, ma i segni degli scontri si vedono ancora. Alcuni dipendenti di buona mattina hanno pulito la strada antistante dalle macchie di sangue, hanno rassettato gli interni. Ma i vetri rotti alle finestre, i frammenti ancora prewsenti sul pavimento testimoniano l’accaduto, oltre ovviamente alla presenza di giornalisti e curiosi. Anche di alcuni testimoni. Come la signora Maria, visibilmente scossa. Lei c’era, ieri sera, era nel locale. Racconta: «Saranno state le 23.30-24, all’improvviso un gruppo di persone tutte vestite di nero e incappucciate, con il volto coperto, ha fatto irruzione gridando “Sevilla, Sevilla”. Saranno stati in 30-40, avevano mazze e bastoni. Si sono accaniti su dei ragazzi che non mi sembrava fossero tifosi, pensavo fossero ragazzi dell’Erasmus... Tutto sarà durato circa 4-5 minuti, ma sembrava un tempo interminabile». Un altro signore che abita nella zona e passava di lì per rientrare a casa: «Non è stato uno scontro, ma una vera aggressione. Era un gruppo perfettamente organizzato, ha aggredito gente che stava qui tranquilla. In giornata avevo visto per strada tifosi juventini che cantavano, che esultavano, ma in questo caso i ragazzi erano tranquilli. E’ stata una cosa impressionante». 

LE INDAGINI - Le autorità spagnole, appunto, stanno ancora indagando. Avrebbero individuato quali principali responsabili un gruppo di ultrà del Siviglia di estrema sinistra che, peraltro, già in passato ha organizzato dei veri e propri agguati alla vigilia di certe partite.

L'IMBOSCATA AI TIFOSI DELLA JUVENTUS

IL COMUNICATO DEL SIVIGLIA - Il Siviglia ha diramato un comunicato ufficiale sul proprio sito e sui propri profili social con il quale condanna gli episodi: "Il club ha fornito alle autorità di polizia tutte le informazioni a propria disposizione sugli autori dei fatti. Il Siviglia vuole dimostrare la propria energica condanna ai deplorevoli fatti che nella notte hanno visto protagonisti alcuni sostenitori del club. Il club tiene a sottolineare come questi personaggi non rappresentano i valori di tolleranza e rispetto tipici della nostra società e della nostra tifoseria". Il comunicato si conclude con un invito ai tifosi a non macchiare il nome del Siviglia in Europa".

LE PAROLE DEL PRESIDENTE - Oltre al comunicato del club, attraverso il sito del Siviglia sono poi arrivate anche le dichiarazioni del presidente dei rojiblancos, José Castro, che ha fortemente condannato gli avvenimenti di ieri sera: «Si tratta di qualcosa che non ha nulla a che fare coi valori del Siviglia, un club nel quale si è lavorato per anni per guadagnare la rispettabilità e i successi sportivi raggiunti e che perciò non può e non deve essere collegato a incidenti come quelli di ieri. L'unica cosa che ci interessa e della quale si dovrebbe parlare è il calcio, e del fatto che siamo nella elite. È una barbarie che al momento si parli di altro che non siano le nostre possibilità di raggiungere gli ottavi di Champions. Questi fatti non sono solo disdicevoli, ma arrecano danno a tutti noi. Quello che mi chiedo in questo momento però è se sia giusto che le colpe di pochi individui rovinino la festa di stasera a 45 mila persone. È giusto che queste persone, che non sono tifosi perché altrimenti non commetterebbero queste barbarie, privino i tifosi veri di questa bella serata allo stadio? Noi non possiamo fare altro che assicurare la nostra collaborazione alle forze dell'ordine per cercare di identificare questi violenti, che non stanno facendo altro che macchiare la reputazione della città e della squadra di Siviglia anziché festeggiare questo importantissimo evento al Sanchez-Pizjuan»

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