La Juventus studia il Porto, avversario di Champions

La squadra lusitana ha preparato la trasferta sul campo dell’Estoril come una sorta di finale. Non vince in trasferta da un’eternità (11 dicembre)
La Juventus studia il Porto, avversario di Champions

TORINO - Quando gli hanno comunicato cosa aveva riservato l'urna degli ottavi di Champions League alla propria squadra, il presidente del Porto, Jorge Nuno Pinto Da Costa, non ha avuto remore ad affermare che la Juventus è stata sfortunata: «Quando ci è toccata la Roma, nei preliminari, la gente ci prendeva in giro pensando che fossimo eliminati in partenza e, invece, siamo andati là a vincere 3-0. Allo stesso modo, ora dico che è stata la Juve e non noi ad avere malasorte». Mentalità vincente che l'istrionico leader dei “dragoes”, in carica dal 1982, ha cercato di trasmettere alla propria squadra durante gli oltre 35 anni di mandato. A cominciare dai tanti allenatori che si sono susseguiti, dal suo insediamento, sulla panchina del Do Dragão. Ed è per questa ragione che Nuno Espirito Santo, dopo la cocente eliminazione nella fase a gironi della Coppa di Lega portoghese sa bene di non poter più sbagliare. 

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OBBLIGATI A VINCERE - Dopo la vittoria in rimonta contro il Rio Ave (4-2), il Porto ha preparato la trasferta sul campo dell’Estoril come una sorta di finale. E già, perché i lusitani non vincono in trasferta da un’eternità (11 dicembre) e non possono permettersi di allontanarsi ulteriormente dalla vetta della classifica (-4): «Siamo obbligati a vincere. Il nostro obiettivo non può essere che quello di ridurre a uno i punti di svantaggio e mettere pressione al Benfica (impegnato lunedì sera sul campo del Vitoria Setubal, ndr)». Per quanto riguarda il campo, Danilo Pereira ha lasciato l’infermeria (l’unico a rimanerci è Ruben Neves) ed è di nuovo a disposizione del tecnico che, salvo imprevisti, lo butterà dentro sin dal primo minuto.

 

 

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