Juventus, Buffon: «Noi più esperti, ma spero abbiano finito le scorte»

Parla il capitano bianconero: «Non saremo vittime sacrificali. Dybala e Higuain arrivano al top alla sfida. Domani sarà tanto nervoso, è normale: quando non lo sarò più smetto»
Juventus, Buffon: «Noi più esperti, ma spero abbiano finito le scorte»© LaPresse

TORINO - Gigi Buffon non ha mai rivisto la finale di Berlino persa contro il Barcellona, ma rispetto a due anni fa ritiene che la Juventus sia migliorata. «Incontriamo la stessa squadra che sulla carta è superiore a noi, ma noi nel frattempo abbiamo due anni in più di esperienza e di percorso europeo che ci ha dato autostima per poter affrontare questa gara con piglio e spirito giusto, senza essere per forza le vittime sacrificali». La Juventus ha la migliore difesa europea, con appena due gol subiti, ma contro il tridente di fenomeni blaugrana sarà dura. «Messi, Suarez e Neymar sono una forza devastante - dice il capitano della Juventus in conferenza stampa - , che qualsiasi tipo di allenatore vorrebbe avere a disposizione. La cosa molto bella è che tutti e tre sono altruisti,  si aiutano, fanno spesso assist per il compagno e questo ti fa capire che sarà ancora più difficile perché non giochi contro tre individualità, ma contro un tridente ben assortito. Però, una connotazione della Juventus è sempre stata avere un ottima fase difensiva. C’era mancata alcune volte un po’ di esperienza e consapevolezza, anche un po’ di cinismo: mi auguro che tutti i motivi per cui non abbiamo vinto ci abbiamo insegnato qualcosa e di poterlo vedere domani». 


DYBALA-HIGUAIN - «Considerando che è qui da quasi due anni, è la partita più importante che Dybala gioca con la Juve ed è un evento al quale tiene tanto. Arriva nelle condizioni psico-fisiche migliori, quanto fatto vedere con il Chievo fa capire che il ragazzo è pronto per questa sfida. Paulo, come anche Higuain e i campioni che abbiamo a disposizione: per noi è una grande fortuna avere questi campioni al 100%».


L’EMOZIONE - «Penso che avrò sicuramente tanto nervosismo, quello è uno stato d'animo che mi accompagna sempre in queste gare e spero di averlo anche domani, altrimenti potrei smettere. Queste gare sono belle da vivere anche con quell'approccio pauroso e teso. Nemici in casa? Mi fa molto piacere che i miei figli siano innamorati di giocatori come Messi, Neymar e Suarez, significa che hanno gusto».


LA REMUNTADA COL PSG - «Quando ho visto la loro rimonta sul Psg ho imparato una cosa nuova. Quando pensi che una cosa sia impossibile e poi si realizza è uno shock, ma molto bello. Non solo l'aver rimontato un 4-0, ma devi considerare il valore dell'avversario. Nonostante avessi quasi una devozione verso il Barcellona, in preventivo aveva messo anche il gol del Psg e si diceva che sei gol non li avrebbero mai presi. E invece è successo, a livello sportivo e societario è un insegnamento enorme, tutto è veramente possibile. Dipende tutto dall'approccio che hai in certi eventi, poi la dea bendata ti dà anche una mano per raggiungere un traguardo impensabile. Mi auguro che abbiano finito le scorte».

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