Höwedes sposa la Juventus: «È solo l’inizio»

Il tedesco: «Mi sono divertito, anche se mi sono fatto male al naso. ora sotto con il Napoli. Io come Bonucci? Niente paragoni»
Höwedes sposa la Juventus: «È solo l’inizio»© LaPresse

TORINO - Il paragone con Leonardo Bonucci non gli piace, anche perché Benedikt Höwedes - giova ricordarlo - è un campione del mondo e, senza presunzione, dribbla ogni confronto. «Bonucci è Bonucci, inutile fare un raffronto. Io cerco di dare il massimo e sono contento di aver aiutato la squadra con il mio contributo. Come debutto, è soddisfacente». È solo l’inizio per il tedesco che parla un ottimo inglese, ma che già comprende perfettamente le domande in italiano.  Il parallelismo con Bonucci non è casuale, del resto. L’addio del centrale, direzione Milan, è stato uno degli argomenti più discussi dell’estate all’interno dell’opinione pubblica bianconera e non solo. A sostituirlo ad agosto è arrivato l’ex capitano dello Schalke 04 che, però, per quasi tre mesi non si è praticamente mai visto: fino a domenica sera, quando l’esordio juventino contro il Crotone ha di fatto inaugurato la nuova avventura del compagno di squadra di Khedira anche in Nazionale.

VERSATILITA' - Chi ben comincia è a metà dell’opera, deve aver pensato Massimiliano Allegri. Il quale ha sfruttato il pieno recupero di Höwedes per insistere sul nuovo sistema di gioco: 3-4-2-1 per un graduale passaggio (anzi, sarebbe ancora più corretto definirlo un ritorno) alla difesa a tre. Per il centrale teutonico i numeri sono importanti fino a un certo punto, contano le prestazioni e la crescita della squadra alla costante ricerca di equilibrio e continuità. «Abbiamo un gruppo fantastico. Possiamo giocare con due sistemi diversi in difesa, a tre oppure a quattro, ho ottimi compagni di reparto. Posso posizionarmi anche a destra o a sinistra, con il Crotone ho giocato al centro perché sono sempre a disposizione dell’allenatore. Dipenderà dalle scelte del tecnico in base agli avversari, visto che un nostro punto di forza sarà proprio quello di saper cambiare. La cosa più importante è lavorare giorno per giorno e migliorare in tutti gli aspetti».

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