Juventus, ecco le 5 chiavi per fermare il Napoli

I bianconeri dovranno essere abili ad abbassare il ritmo e ad ingabbiare Jorginho
Juventus, ecco le 5 chiavi per fermare il Napoli

TORINO - La miglior difesa (9 gol subiti, come la Roma) contro il miglior attacco (40 gol fatti). La chiave di lettura più immediata di Napoli-Juventus è quella che fotografa meglio l'essenza di due squadre che hanno cambiato progressivamente volto ma che si presenteranno al big match con solo 3 nuovi acquisti tra i probabili titolari (Mario Rui, Douglas Costa e De Sciglio). Non sarà semplice per Allegri trovare il modo di infilare granelli di sabbia negli ingranaggi di Sarri che in casa vanta una striscia di 9 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 11 partite di A in cui ha realizzato 31 gol subendone solo 6. 

Andiamo a scoprire 5 chiavi tattiche per fermare il Napoli

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FARO JORGINHO

Non è un mistero che il primo obiettivo della Juventus deve essere quello di anestetizzare Jorginho, l'epicentro delle scosse tattiche con cui il Napoli è in grado di sferzare le partite. Sul regista dell'Italia servirà un grande lavoro delle punte che potrebbero metterlo in difficoltà con il loro pressing ad alta intensità. Se privata della sua fonte d'ispirazione primaria, la squadra di Sarri diventa molto più prevedibile e fatica a dare anche ampiezza al gioco.

LA FASCIA

L'unica eccezione ai titolarissimi storici è rappresentata da Mario Rui che dovrebbe recuperare dall'infortunio alla caviglia. Il portoghese, che ha preso il posto dell'infortunato Ghoulam, non sarà comunque al 100% della condizione e da quella parte la Juventus potrebbe fare male allargando il raggio d'azione di Paulo Dybala. Su quella corsia viaggerà anche De Sciglio che contro il Crotone ha realizzato il suo primo gol da professionista. Attenzione anche al lavoro difensivo di Koulibaly che cercherà di azzerare con i suoi movimenti lo spazio fra le linee che è essenziale nel gioco della Juventus

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TRIANGOLI AD ALTA VELOCITÀ

I due cardini sui quali s'impernia l'attacco del Napoli sono i triangoli (soprattutto a sinistra) e l'altissima velocità. Insigne è l'agente disequilibrante di un sistema che attraverso la ragnatela di passaggi apre corsie preferenziali per Hamsik (che non segna da 7 partite in A) e Mertens (il cui ultimo gol in campionato risale al 29 ottobre). La chiave è la compattezza che può rallentare la rapidità di esecuzione offensiva che è una condicio sine qua non dell'efficacia degli uomini di Sarri.

I TAGLI DI CALLEJON

Quello che rende difficilissimo da arginare il Napoli è il movimento senza palla. Ci sono alcune situazioni ampiamente decodificate che però risultano perennemente dannose per gli avversari: il caso più emblematico è quello dei tagli di Callejon che parte da destra e affetta sul secondo palo le difese sfruttando la profondità. Lo spagnolo è un elemento insostituibile perché è in grado di fare benissimo sia la fase offensiva che quella difensiva. La Juventus potrebbe avere un vantaggio a livello tattico se decidesse di schierare la difesa a 3 che sulla carta sembra più adatta a limitare la macchina di Sarri.

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CALCI PIAZZATI 

«Sarà una partita molto fisica» ha dichiarato Massimiliano Allegri nella conferenza della vigilia. La Juventus ha un grande vantaggio dal punto di vista della stazza: basti pensare che l'altezza media dei giocatori bianconeri della formazione più probabile è di 184,5 centimetri mentre quella dei partenopei è di 178,6 centimetri. Un aspetto che potrebbe essere decisivo sui calci d'angolo anche se i dati di questa stagione sembrano dire il contrario: la squadra di Sarri fin qui ha segnato 5 reti da corner contro le 4 dei bianconeri mentre entrambe ne hanno incassato uno solo. Sulle punizione di seconda, quindi non calciate direttamente in porta, la Juventus ha subito 3 reti mentre il Napoli è ancora imbattuto.

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TORINO - La miglior difesa (9 gol subiti, come la Roma) contro il miglior attacco (40 gol fatti). La chiave di lettura più immediata di Napoli-Juventus è quella che fotografa meglio l'essenza di due squadre che hanno cambiato progressivamente volto ma che si presenteranno al big match con solo 3 nuovi acquisti tra i probabili titolari (Mario Rui, Douglas Costa e De Sciglio). Non sarà semplice per Allegri trovare il modo di infilare granelli di sabbia negli ingranaggi di Sarri che in casa vanta una striscia di 9 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 11 partite di A in cui ha realizzato 31 gol subendone solo 6. 

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