Pagina 2 | Juventus, Allegri: «Higuain potrebbe esserci, sono fiducioso»

VINOVO -  Non scioglie il grande dubbio di Napoli-Juventus, Massimiliano Allegri, ma avvicina Gonzalo Higuain al prato del San Paolo: «Ha dolore, ma potrebbe essere disponibile. Sono fiducioso, per ora per la convocazione, poi vediamo. Se fosse una finale giocherebbe? Non lo è... è inutile rischiare a 30 partite dalla fine. Però io sono fiducioso». Anche per quanto riguarda Cuadrado e Bernardeschi, mentre Lichtsteiner è out: «Cuadrado e Bernardeschi si sono “allenicchiati”, dovrebbero essere disponibili. Ma al momento davanti gli unici che stanno sicuramente bene sono Mandzukic, Dybala e Douglas Costa: da come giocheremo davanti dipenderà il resto dello schieramento e se giocheremo a tre o a quattro dietro».

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L'ELOGIO AL NAPOLI - Di certo giocherà con il 4-3-3 il Napoli, che oltre a fare spettacolo ha imparato anche a difendere: «Ha fatto cose straordinarie, merita il primo posto e i favori del pronostico in questo momento. La Juventus ha fatto il cammino che doveva, anche se qualche punto lo abbiamo lasciato per strada. Ma è il Napoli a essere andato forte: in questi anni ci ha fatto diverite e ora ha anche imparato a difendere bene, che è sempre stata la forza di Sarri fin dalla Sangiovannese». Il duello fra i tecnici, fra l’amante della semplicità Allegri e il teorico dello studio Sarri, è uno dei tanti motivi della sfida. A cui il tecnico bianconero non si sottrae: «Concezioni del calcio opposte? Dipende da cosa si intende. Di certo per me il calcio è semplice. Non so se Sarri studia, si parla sempre dell’attacco anche se la sua forza è da sempre la difesa. Poi molto dipende dalle caratteristiche dei giocatori e lui è molto bravo a sfruttarle: hanno trovato questo giochetto a sinistra con Insigne che si accentra dove sono bravetti. Sarri ha detto che l’Inter fa un altro sport perché gioca una volta sola a settimana? Non gli sto più dietro: una volta ha il campo, una volta gli impegni... Per me lo fa per mandarmi in confusione: allenarsi è utile, ma io preferisco che la squadra giochi ogni tre giorni».

UN BUON TEST - Cosa che succederà a breve e Allegri sminuisce quasi la sfida del San Paolo: «Sarà un buon test per la prima partita decisiva della stagione, che è quella di martedì con l’Olympiacos». Poi però riaccende i riflettori: «E’ una partita di grande fascino e spero sia una grande serata di sport e di spettacolo. Firmare per lo 0-0? Non firmerei. Noi abbiamo la possibilità di fare una grande partita e abbiamo due risultati: la vittoria darebbe un grande segnale, il pareggio sarebbe comunque buon risultato. Ma soprattutto dovremo fare grande partita sotto tutti gli aspetti, tecnico, tattico e fisico, che sarà molto importante. Il campionato si deciderà a marzo e noi dovremo arrivarci attaccati alle altre». Chiusura col sorriso sulla presunta rissa: «Io speravo che si fossero picchiati davvero, perché ogni tanto nello spogliatoio un po’ di movimento serve, invece niente. Speriamo più avanti...»

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L'ELOGIO AL NAPOLI - Di certo giocherà con il 4-3-3 il Napoli, che oltre a fare spettacolo ha imparato anche a difendere: «Ha fatto cose straordinarie, merita il primo posto e i favori del pronostico in questo momento. La Juventus ha fatto il cammino che doveva, anche se qualche punto lo abbiamo lasciato per strada. Ma è il Napoli a essere andato forte: in questi anni ci ha fatto diverite e ora ha anche imparato a difendere bene, che è sempre stata la forza di Sarri fin dalla Sangiovannese». Il duello fra i tecnici, fra l’amante della semplicità Allegri e il teorico dello studio Sarri, è uno dei tanti motivi della sfida. A cui il tecnico bianconero non si sottrae: «Concezioni del calcio opposte? Dipende da cosa si intende. Di certo per me il calcio è semplice. Non so se Sarri studia, si parla sempre dell’attacco anche se la sua forza è da sempre la difesa. Poi molto dipende dalle caratteristiche dei giocatori e lui è molto bravo a sfruttarle: hanno trovato questo giochetto a sinistra con Insigne che si accentra dove sono bravetti. Sarri ha detto che l’Inter fa un altro sport perché gioca una volta sola a settimana? Non gli sto più dietro: una volta ha il campo, una volta gli impegni... Per me lo fa per mandarmi in confusione: allenarsi è utile, ma io preferisco che la squadra giochi ogni tre giorni».

UN BUON TEST - Cosa che succederà a breve e Allegri sminuisce quasi la sfida del San Paolo: «Sarà un buon test per la prima partita decisiva della stagione, che è quella di martedì con l’Olympiacos». Poi però riaccende i riflettori: «E’ una partita di grande fascino e spero sia una grande serata di sport e di spettacolo. Firmare per lo 0-0? Non firmerei. Noi abbiamo la possibilità di fare una grande partita e abbiamo due risultati: la vittoria darebbe un grande segnale, il pareggio sarebbe comunque buon risultato. Ma soprattutto dovremo fare grande partita sotto tutti gli aspetti, tecnico, tattico e fisico, che sarà molto importante. Il campionato si deciderà a marzo e noi dovremo arrivarci attaccati alle altre». Chiusura col sorriso sulla presunta rissa: «Io speravo che si fossero picchiati davvero, perché ogni tanto nello spogliatoio un po’ di movimento serve, invece niente. Speriamo più avanti...»

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