Mandzukic: traversa! La Juventus frena sul muro Inter che resta davanti

Partita dura, con mille falli. Bianconeri vicini al vantaggio, SuperMario sfortunato. Nella ripresa Dybala entra e non combina granché
Mandzukic: traversa! La Juventus frena sul muro Inter che resta davanti© www.imagephotoagency.it

TORINO - Zero gol, un punto a testa e la Juventus che resta dietro l’Inter. Il derby d’Italia finisce così, senza grandissime emozioni, senza il sigillo del fuoriclasse. La squadra di Allegri si ferma alla traversa di Mandzukic, quella di Spalletti supera l’esame scudetto con una prova di grande compattezza pur priva di squilli di tromba. Una partita dura, a tratti spigolosa, con i bianconeri più vicini al gol soprattutto con SuperMario, l’uomo ovunque, attaccante e primo difensore. I nerazzurri sono tignosi come non mai e davanti hanno le armi per accendere la fantasia. Ma devono fare i conti con un Chiellini insuperabile. Icardi e Higuain? Pari e patta pure il loro match dentro il match. Il Pipita si sacrifica, Maurito non ha un pallone giocabile e quando entra in area chiede rigore per mano di Benatia. Comunque, per entrambi poco spazio e quasi mai un dai e vai con i compagni. Alla fine, la madre di tutte le partite, soprattutto dopo il 2006, delude un po’. Ma la forza fisica prevale sul tasso tecnico. Ora Allegri dovrà recuperare il miglior Dybala: la Joya, quando è entrata, non ha combinato nulla e ha fatto anche arrabbiare alt tecnico per i palloni persi e la scarsa determinazione. Di sicuro, il campionato quest’anno è più interessante che mai. E l’Inter è una bella gatta da pelare. Se n’è accorta la Juve fermata allo Stadium.


LE SCELTE - Con Buffon out (ma comunque in campo a incoraggiare i suoi compagni nel pre-gara) e Dybala in panchina, Allegri sceglie il 4-3-3 senza Marchisio. Davanti con Higuain ci sono Cuadrado e Mandzukic. Spalletti stupisce con Brozovic. L’atmosfera allo Stadium è quella delle grandi occasioni. Una partita stellare, con coreografia show (in curva si ironizza sulla proprietà cinese del club nerazzurro). In tribuna c’è anche Lapo Elkann con l’amico Fedez. 
 

MANDZU-OOOH! - Si inizia a spron battuto e con qualche errore. Gli scontri, poi, sono belli tosti, soprattutto a centrocampo. L’Inter è compatta, la Juve con pochi fronzoli. E le azioni faticano a trovare sbocchi invitanti. Clamoroso al 9’: doppia occasione per i bianconeri con Mandzukic, ma Handanovic e Miranda liberano tra bravura e affanno. Punizione dalla zona Pianjc: ma il bosniaco la manda a lato. Il match è molto fisico, e non è una sorpresa: uno scontro dietro l’altro, con grande sportività. Splendido in anticipo Chiellini una prima volta, una seconda e anche una terza volta. Szczesny blocca un pallone con qualche brivido di troppo. E si va avanti con un sostanziale equilibrio. Il giallo d’ordinanza è per Benatia, duro alle spalle di Icardi. Poi stessa sorte per Brozovic. Al 37' Khedira si coordina ma il tiro è abbastanza comodo per il portiere sloveno.  La Juve va a folate, l’Inter va a contrasto. E Higuain? Si nota perché prende un cartellino. Subito dopo seguito da Perisic che stende Cuadrado, il più scattante tra i campioni d’Italia. Mandzukic ci riprova, Miranda devia in angolo. Al 44’ toccano Chiellini e SuperMario, l’arbitro ferma tutto per un mano. Al 45’ cross del solito Cuadrado e testa di Mandzukic sulla traversa: incredibile allo Stadium… I campioni d’Italia meriterebbero il vantaggio a questo punto e l’attaccante croato è sicuramente il più scatenato e pericoloso dei suoi. Manca un po’ di precisione e si va negli spogliatoio sullo zero a zero.


IMPANTANATI - Non un grandissimo spettacolo nel primo tempo, con il gioco un po’ frenato dai mille interventi fallosi (Valeri interviene spesso, non sempre). Si riprende  con lo stesso filo conduttore: la Juve prova a imbastire le azioni, l’Inter fa muro. Poi si scambiano i ruoli. Prima chance al 7’ ma Mandzukic non arriva in tempo. Splendido D’Ambrosio in anticipo su SuperMario. Sale la Juve, si scala Higuain e il croato onnipresente impegna Handanovic dal limite. Matuidi è il grande recuperatore. L’Inter muove finalmente Icardi che in area chiede il rigore per un mani di Benatia (in caduta). Al 15’ dal Pipita a Cuadrado, Handanovic salva su colpo di Perisic. Altro giallo per intervento scorretto sulla saetta colombiana: tocca anche a Santon. Che viene sostituito da Dalbert.  Al 23’ Handanovic respinge di pugno, Khedira tira da lontano e Dalbert manda in corner. L’Inter è in difficoltà, la Juve era il colpo del ko. Dentro Gagliardini per un opaco Candreva. Asamoah impegna Handanovic, poi Perisic capovolge tutto ma i compagni sprecano. E’ arrivato il momento della Joya: Stadium in piedi per l’ingresso in campo di Dybala per Khedira. Higuain, un segnale, ma alle stelle: Mandzukic, troppo facile. La Juve non molla un attimo, l’Inter resiste e ribatte con Vecino e con Brozovic. Bentancur per Pjanic (uscendo dice qualcosa ad Allegri che si spiega), Eder per Icardi. Vecino il martellatole viene ammonito, l’ennesimo in una partita ricca di… falli. Dybala perde un sacco di pallone, gli manca il guizzo: no, non è il suo periodo migliore. E la gara finisce così, con uno zero a zero che lascia tutto come prima,  con l’Inter davanti alla Juve in classifica.  


Le formazioni iniziali


JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Benatia, Chiellini, Asamoah; Khedira, Pjanic, Matuidi; Cuadrado, Higuain, Mandzukic. All. Allegri.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon; Vecino, Borja Valero; Candreva, Brozovic, Perisic; Icardi. All. Spalletti.

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