LA TERZA 1959
Una delle più belle Juventus di tutti i tempi, quella che il giovanissimo Umberto Agnelli costruisce ad appena 23 anni acquistando John Charles e Omar Sivori, affiancandoli a Giampiero Boniperti, vince la terza coppa Italia in finale con l’Inter, umiliata per 4-1 a San Siro con reti di Charles, Cervato (2) e Sivori. E’ una competizione alla quale il presidente bianconero tiene in modo particolare, tanto che non lesina sui premi partita e spinge la squadra che l’anno prima era tornata a vincere lo scudetto dopo un periodo buio.
LA QUARTA 1960
E la Juventus del Dottore riesce a conquistare anche l’edizione successiva, vincendo per la prima volta il trofeo per due anni di seguito e centrando il secondo “double” italiano dopo quello del Torino del ’42-43. I bianconeri, infatti, mettono anche le mani sullo scudetto, consolidando il dominio sul calcio italiano di quel periodo. In finale superano, sul campo neutro di San Siro, la Fiorentina, andando ai supplementari (doppietta di Charles, pareggiata dai gol di Montuori e Da Costa) e trionfando grazie a un’autorete di Orzan. E’ una Juventus che gioca in modo spettacolare, segna valanghe di gol e fa innamorare milioni di tifosi, a partire dal fratello di Umberto, Giovanni che si “ammala” del vizio di Sivori e ne resterà ossessionato fino all’arrivo di Platini.