TORINO - Per godersi la Juventus ai Mondiali bisognerà attendere che l'uovo di una manifestazione iridata per club, covato da Gianni Infantino, si schiuda. Ma una Juventus a Russia 2018 già c'è stato. Un undici al completo, per giunta: dal portiere alla punta, da Szczesny a Higuain. Settima società più rappresentata al mondo, per nulla distante da quota 16 toccata dal Manchester City considerando - se a qualcuno fosse sfuggito il dettaglio - che quest'anno manca l'Italia. Un motivo di vanto per la dirigenza bianconera, un'occasione irripetibile per riempire il proprio bagaglio d'esperienza per i giocatori. Ma, in fin dei conti, anche un bel grattacapo per Allegri. Che, alla ripresa dei lavori con vista sulla nuova stagione, dovrà convivere per diverse settimane con un gruppo decimato prima e con giocatori a un differente punto della preparazione atletica poi.