Barzagli: «Bonucci è un amico. Dopo CR7 la Juventus può tutto»

Il difensore dagli USA: «Non so nulla della trattativa con il Milan, ma mi fido della dirigenza»
Barzagli: «Bonucci è un amico. Dopo CR7 la Juventus può tutto»© Juventus FC via Getty Images

BRIDGEWATER (New Jersey) - Leggendo e sentendo le parole di Andrea Barzagli, un po’ si intuisce quale possa essere la ricetta della longevità sportiva a certi livelli: la saggezza d’un veterano unita all’entusiasmo d’un ragazzino, più una quasi maniacale devozione professionale e una spolveratina di senso di non appagamento. Tutto innestato su un talento di base, è chiaro... Fatto sta che il difensore bianconero, che ha già varcato la soglia dei 37 d’età, è ancora un punto di riferimento alla Juventus. Seduto al tavolino in hotel, dopo pranzo, si concede senza riserve e spiega il perché e il percome di tale resistenza, svelando anche gli obiettivi futuri. Quasi mezz’ora di domande e risposte, al punto che sorge il dubbio d’aver esagerato. Ma tant’è: il personaggio merita. Eppoi certe news di mercato non potevano certo essere ignorate... 

Andrea Barzagli, ormai è a quota 20 ritiri tra i pro, dalla Rondinella a oggi.

«Ah, questo me lo dite voi, non ci avevo fatto caso... Ma gli stimoli non mancano, anche se la cosa più difficile, e importante, è automotivarsi ogni anno che passa. Soprattutto quando vinci. Vale per me, vale per tutta la Juventus e per il gruppo storico, ma anche per chi è subentrato. Vincere non è facile, rivincere ancora peggio. Se fai le stesse cose dell’anno prima, arriva qualcuno che fa qualcosa in più di te. Questo club, però, aiuta ad avere la giusta mentalità. E io mi ritrovo a passare più tempo al campo di quanto facevo da giovane. È anche una questione fisica: mi devo preparare di più. Non sono reattivo come 10 anni fa, però mi sento dire che ho un fisico migliore di quando ero più giovane. Quest’anno ho fatto vacanze lunghe, ma non ho mai corso così tanto».

C’è stato un momento in cui ha preso in esame la possibilità di lasciare?

«Mai pensato, è la verità. Al di là del contratto, ho sempre detto che il mio primo pensiero è valutare una stagione intera. Mi sento bene, dunque...».

E poi c’è la Champions.

«La aspettano in tanti, ma la aspettano in tanti. Ora l’ha vinta tre volte di fila il Real, e non è un caso se qualcuno la vince così tanto: lavoro, mentalità».

Gli avete tolto il più forte, però...

«Devo dire che è un grandissimo valore aggiunto. Il solo nome, di certo, non ti fa vincere la Champions, ma per come lo vedo io, per la mentalità che si è creata credo che abbia dato a tutto il popolo juventino, al club, ai giocatori uno stimolo per fare bene. La sua mentalità è incredibile: più va avanti più fa sacrifici. Sono curioso».

[...]

La stupirebbe di più rivedere Bonucci alla Juve di quanto l’ha stupita sapere di Ronaldo?

«Sono cose diverse. Al di là del rapporto con Leo, credo che non sia giusto parlarne per quelli che siamo qui adesso. È una cosa che farà la società e penso sappia benissimo cosa fare»

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