David Endt: «De Ligt ha un carattere da grande»

Il leggendario personaggio dell’Ajax svela i segreti del difensore: «Nemmeno Rijkaard e Seedorf erano così maturi a 18-19 anni. Lo vedo al Barça o alla Juve: l'università di Chiellini utile per completarsi»
David Endt: «De Ligt ha un carattere da grande»© Getty Images

«Ricordo come fosse adesso quando De Ligt faceva il raccattapalle all’Amsterdam ArenA e mi chiamava: “Signor Endt, signor Endt”. Matthijs è sempre stato un ragazzo per bene». Il signor Endt è David Endt. Dell’Ajax è una memoria storica, un personaggio leggendario. Con i biancorossi è stato protagonista nelle giovanili - esordendo pure in prima squadra - e in seguito ha lavorato nel club di Amsterdam con ruoli diversi dal 1979 al 2013: prima capo ufficio stampa, poi dal 1997 la promozione a team manager. Endt, 64 anni, nel 2013 ha lasciato i Lancieri e si è messo in proprio: adesso lavora per un’agenzia di procuratori specializzata nei giovani. I talenti, da vero uomo Ajax, sono sempre stata la sua passione. Da Rijkaard a Van Basten, passando per Seedorf, Davids, Kluivert, Bergkamp, Luis Suarez... Endt ha ammirato da vicino tutti i campioni decollati da Amsterdam negli ultimi 30-40 anni. «Sì - racconta - prima di andarmene ho fatto in tempo a conoscere anche De Ligt, all’epoca un ragazzino del vivaio. L’Ajax ha ingaggiato Matthijs quando era un bambino e giocava nell’Abcoude, una società che si trova nella periferia di Amsterdam. Ho visto De Ligt in campo per la prima volta in una partita dell’Under 15 dell’Ajax: era diverso dagli altri, era di gran lunga il più forte. A quell’età veniva impiegato da difensore o da centrocampista. Al di là del gran fisico e della buona tecnica, aveva già un carattere molto forte».

Capitano a 18-19 anni: è normale per l’Ajax?
«No, De Ligt è un’eccezione. E’ vero che l’Ajax punta molto sui giovani, siamo sempre stati una squadra coraggiosa, però a memoria di casi simili ricordo soltanto Chivu e Van der Vaart, entrambi capitani a vent’anni. Sono sincero: in tanti anni di Ajax, un ragazzo di 18-19 anni con un carattere come quello di De Ligt non l’ho mai visto».

Nemmeno Rijkaard o Seedorf, che a 19 anni vinceva la Coppa dei Campioni da protagonista?
«Frank era un grandissimo, però a 18 anni aveva un carattere meno marcato rispetto a De Ligt. E pure Clarence, altro top, era meno maturo. Matthijs è un esempio a livello comportamentale in campo e fuori, non è capitano per caso. E’ un difensore di 19 anni con la testa da 30enne, un leader. Danny Blind, quando era alla guida dell’Olanda, lo ha fatto esordire contro la Bulgaria ad appena 17 anni, 7 mesi e 10 giorni. Il ct fu molto criticato per la scelta perché De Ligt scivolò in occasione di un gol subito, ma dopo la partita Blind difese il ragazzo: “E’ un grandissimo talento - disse - è giusto fargli fare un’esperienza così giovane, la storia dell’Olanda è questa”. Danny ha avuto ragione ».

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Juve, Barça o Manchester United: dove immagina De Ligt in futuro?
«In Olanda danno per sicuro che in estate lascerà l’Ajax perché sarà impossibile trattenerlo: quando si muovono questi top club è difficile resistere. Io lo vedrei bene al Barcellona, che ha un gioco simile al nostro: De Ligt, in perfetta scuola Ajax, è bravissimo ad avviare l’azione. Nel Barcellona si divertirebbe di più. Nella Juventus, invece, si potrebbe completare a livello difensivo. Avere Chiellini e gli altri bianconeri come compagni sarebbe come frequentare l’università del difensore».

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