Juventus, Kean oro bianconero

Studia dal prof CR7 ma tutti lo vogliono. Bologna, Sassuolo e Samp lo hanno già chiesto in prestito per gennaio

TORINO - Non è difficile comprendere il motivo per cui Moise Kean veda il campo quasi soltanto quando indossa la maglia della Nazionale Under 21, con la quale compie meraviglie e impressiona tifosi e addetti ai lavori. Alla Juventus si ritrova davanti Cristiano Ronaldo, Mandzukic, Dybala, Douglas Costa, Bernardeschi, Cuadrado e via discorrendo: una concorrenza spietata e insuperabile, specialmente per un ragazzo da poco maggiorenne. Però è altrettanto semplice capire il perché l’attaccante sia uno dei tesori bianconeri del domani: di conseguenza, la sua gestione in questa annata di crescita sarà fondamentale per favorirne l’esplosione. Il rischio è che perda una stagione a guardare i compagni dalla panchina e a sollevare trofei, ma con una partecipazione minima.

Moise in realtà l’ha presa con apparente filosofia, approcciandosi alla scelta di restare alla Juventus in estate come uno studente che sfrutta l’occasione per un master riservato a pochi eletti: «Guardo Cristiano Ronaldo e imparo, lui è un modello. Per me è una fortuna, cerco di apprendere qualcosa da tutti i miei compagni», così Kean dopo la sconfitta dell’Under 21 con i pari età dell’Inghilterra, nella quale però l’azzurrino è stato tra i più brillanti. E tra i pochi ragazzi di Gigi Di Biagio a reggere l’impatto fisico con i rivali britannici. Il gol di giovedì è il fermo immagine che racchiude tutto quello che deve avere un predestinato del pallone: potenza, stacco, tempismo, abilità atletica e tecnica, determinazione, ferocia agonistica. Ma prima di intonare un peana dedicato al Millennial dei record è necessario fare un passo indietro e concentrarsi su ciò che manca al ragazzo per compiere un passo in avanti decisivo nella crescita: trovare continuità, di impiego e di prestazioni, un’opportunità dove poter esprimersi senza troppe ansie, dove poter anche sbagliare per poi rialzarsi senza paura di perdere il treno o di dover salvare da solo una squadra. Insomma, Kean va lasciato libero di percorrere una nuova strada a partire da gennaio, dopo essersi rinforzato con sei mesi di corso di specializzazione esclusivo con il Chiarissimo Professor CR7. Infatti la questione Kean sarà uno degli argomenti da trattare per la Juventus nella sessione invernale e la dirigenza è già entrata in azione. In queste ore Mino Raiola è atteso a Milano per importanti appuntamenti di lavoro che riguardano soprattutto il club rossonero, ma i contatti con la Juventus sono costanti e non è da escludere un aggiornamento sul futuro dell’attaccante che, giova ricordarlo, ha il contratto in scadenza nel 2020: anche di questo aspetto, decisivo per il futuro, il club e l’agente devono discutere. Kean non sarà in Under 21 lunedì, però, perché è arrivata la chiamata della Nazionale maggiore: il ct Roberto Mancini ha convocato lui e l’altro Mancini (Gianluca, difensore dell’Atalanta) per l’amichevole con gli Stati Uniti di martedì a Genk, in Belgio.

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