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TORINO - Di qualità e remunerativo: a sette anni dalla sua inaugurazione lo Juventus Stadium resta il fiore all’occhiello tra gli impianti calcistici italiani per i requisiti e per la resa. Uno studio di Calcio e Finanza ha evidenziato come lo stadio della Juventus sia quello che ha garantito maggiori introiti per singolo posto in ambito nazionale. Semmai la pecca che lo distanza ancora dalle big d’Europa è proprio la capienza: con 41.507 posti non potrà mai competere in fatto di ricavi con colossi come il Santiago Bernabeu del Real Madrid (99.354 posti), il Camp Nou del Barcellona (81.044) e Old Trafford del Manchester United (74.994).
In Italia, invece, lo Juventus Stadium svetta: nella scorsa stagione, tra campionato e coppe, la squadra ha giocato 27 partite in casa con una media spettatori di 39.103 pari, al 94 per cento di tasso di riempimento (una percentuale molto alta, al primo posto in Italia mentre in Europa è superata soltanto dal City con 95% e, soprattutto, dallo United che, nonostante la grandezza dell’Old Trafford, riesce a riempirlo per il 99 per cento) e con ricavi per 56,4 milioni. Ebbene, in termini di redditività, ciascun spettatore allo Stadium ha generato in media ricavi per 53,4 euro contro i i 37,87 euro a spettatore della Roma, i 32,86 euro dell’Inter e i 29,68 euro del Milan.
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ALL’ESTERO - La crescita degli introiti conferma come la Juventus sia la società italiana che ottiene di più dal proprio impianto di proprietà. Il paragone con l’estero è invece ancora penalizzante: il Barcellona, pur avendo un tasso di riempimento del Camp Nou del 67%, ha incassato da abbonamenti e botteghino circa 140 milioni, con una reddittività media del singolo seggiolino di 74,36 euro, facendo meglio di Real Madrid (67,62 euro a spettatore) e Manchester United (62,09 euro) mentre il Manchester City con 45,63 euro resta dietro alla Juventus.
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