Polveriera Real Madrid: Isco e Marcelo pensano all'addio. La Juve un'ipotesi

Nervi tesi nel club spagnolo. Il centrocampista può scatenare un duello milionario tra i bianconeri e il City, anche a gennaio

TORINO - All’Olimpico mancava solo lo sgabello, poi Isco sarebbe diventato il Bonucci del Real. Esluso dalla formazione titolare e anche dalla panchina nella sfida di Champions contro la Roma per aver mancato di rispetto al tecnico Santiago Solari, il centrocampista spagnolo aveva una regolare poltroncina in tribuna vip, ma l’umore era lo stesso di Bonucci a Oporto, nella stagione che aveva portato alla separazione consensuale fra il difensore e la Juventus.

Non c’è niente di ufficiale sul perché il Real Madrid abbia deciso di spedire in tribuna quello che è stato il perno del centrocampo delle tre Champions League consecutive, ma da martedì notte si è scatenato un caso di mercato intorno al fortissimo spagnolo. E’ chiaro a tutti che il rapporto con Solari si è crepato in modo preoccupante e che in generale si stia logorando quello con il Real. Tant’è che isco si sta guardando attorno, pensa all’addio e inizia a prendere in considerazione la corte delle pretendenti. In primissima fila, pronte a scattare al primo segnale ci sono la Juventus e il Manchester City, i cui due tecnico adorano Isco e il modo con cui gioca, risultando decisivo ovunque nel campo. Presentarsi a una trattativa con la concorrenza degli sceicchi del City non è proprio quello che un dirigente si auspica, ma la Juventus segue con fervida attenzione l’evolversi della situazione a Madrid.

Perché se ci fosse anche una sola possibilità su mille di prendere Isco a gennaio, i bianconeri non se la lascerebbero sfuggire. Anche perché il problema del centrocampo è legato al recupero di Khedira (che non dovrebbe tardare) e a quello di Emre Can, dato per pronto a tornare intorno alla metà di dicembre, ma che dovrà verificare le sue condizioni strada facendo.

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Non era in punzione, Marcelo che martedì sera ha regolarmente giocato contro la Roma, ma resta lo stato permanente di agitazione che caratterizza lui e altri madridisti, che percepiscono i segnali del tramonto di un ciclo e stanno facendo scattare un «si salvi chi può» nel quale c’è chi pensa a strappare l’ultimo grande contratto della sua carriera. Marcelo, per esempio.

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