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TORINO - Massimiliano Allegri, nella conferenza stampa di vigilia di Juventus-Inter, era stato chiarissimo: «Tra l'Inter e lo Young Boys, la partita più importante è quella di Champions League: i campionati si vincono a maggio, mentre ora in Europa ci si gioca il primo posto del girone, che è molto importante ». Ad alcuni era sembrata una provocazione. In realtà, la sentenza che ha preceduto il derby d'Italia è perfettamente in linea con il modo di pensare di Max. Lui, d'altronde, non si chiama Paganini e il concetto di giovedì lo ripeterà anche dopodomani, alla vigilia del match contro gli svizzeri. Già, perché anche in questo caso la trasferta europea vince sul derby contro il Toro, gara nella quale Allegri non disdegnerà un po' di turnover ragionato.
VARIAZIONI MINIME - Turnover che, appunto, non riguarderà, se non in minima parte, la partita di Berna, indispensabile per blindare il primato del girone ed evitare agli ottavi rivali scomodi come Barcellona, Real Madrid e Manchester City (a Guardiola serve un punto contro l'Hoffenheim per conquistare la prima fascia). Contro lo Young Boys, visto l'elevato peso specifico del match, si dovrebbe vedere una Juventus molto simile a quella che ha battuto l'Inter due giorni fa. Qualche piccola variazione sul tema potrebbe essere fatta, ma solo nel caso in cui Allegri dovesse ritenere opportuno far rifiatare due o tre pedine. A Chiellini spesso ha risparmiato due partite di fila tra campionato e Champions, ma i quattro giorni che passeranno tra Inter e Young Boys dovrebbero permettere di rivedere in campo il capitano. A riposare potrebbe essere uno fra Cancelo e De Sciglio, con Cuadrado pronto a prenderne il posto. Qualche possibilità di rivedere Alex Sandro, ma è più probabile che il brasiliano rientri nel derby.
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