Viviano: «Ramsey è un Lampard, che affare per la Juve»

Il portiere italiano, ora allo Sporting, svela i segreti del gallese: «Intensità e strapotere fisico: è un centrocampista da area a area». L'ex estremo difensore della Samp è stato compagno dell’obiettivo dei bianconeri nell’Arsenal di Wenger: «Aaron attacca, difende, segna: è un fenomeno negli inserimenti. E anche a golf»
Viviano: «Ramsey è un Lampard, che affare per la Juve»

C'è un portiere italiano che Aaron Ramsey, obiettivo della Juventus a parametro zero, non solo lo conosce bene, ma per una stagione si è cambiato al suo fianco negli spogliatoi e ha abitato vicino a lui. Emiliano Viviano, ora allo Sporting in Portogallo, è stato compagno del centrocampista gallese nell’Arsenal di Wenger 2013-14.

Sorpreso che la Juventus sia molto vicina ad assicurarsi Ramsey da svincolato per giugno?
«Mi stupisce positivamente che un tipico calciatore britannico come Aaron stia prendendo in considerazione la serie A. E’ un ottimo segno: parliamo di un centrocampista di livello internazionale. Non mi sorprenderebbe, invece, se Ramsey alla fine preferisse la Juventus al Real Madrid o al Psg».

Pirlo ha detto: «Ramsey a parametro zero sarebbe un gran colpo». Concorda?
«Un colpaccio. Io sono stato all’Arsenal una stagione e di quella squadra Ramsey è quello che mi impressionò più di tutti. E’ un bravo ragazzo, abbastanza silenzioso: però in campo si trasforma e diventa un rullo continuo».

Se ripensa a Ramsey, qual è la prima immagine che le viene in mente?
«Il gol decisivo in finale di FA Cup, il 3-2 con cui battemmo l’Hull City ai supplementari».

In quella stagione Ramsey realizzò anche il record personale di reti in Premier League: 10 centri.
«E’ un centrocampista che fa tutto. Attacca, difende, serve assist, segna. E’ un classico “box to box” da calcio inglese, un giocatore che si muove da area a area. E’ dotato di un buon tiro, ma fenomenale è soprattutto negli inserimenti».

Dovesse paragonarlo a qualcuno?
«Ramsey mi ha sempre ricordato Lampard e per certi versi anche Marchisio. E’ un centrocampista duttile. Con Wenger giocavamo 4-2-3-1: il trequartista era Ozil e Aaron era uno dei due mediani in mezzo al campo. Nel 4-3-3 sarebbe una mezz’ala d’inserimento. Un giocatore così renderebbe ancora più forte e completo il reparto di Allegri, sarebbe un valore aggiunto nelle rotazioni».

Ramsey quale qualità aggiungerebbe al centrocampo della Juventus?
«Sicuramente l’intensità: è uno che viaggia sempre ai mille. Ha uno strapotere fisico incredibile».

C’è dell’altro?
«La Juventus, oltre che un centrocampista letale negli inserimenti, acquisterebbe un bel giocatore di golf... (risata). Se ripenso a Ramsey, oltre al gol in FA Cup e alla straordinaria intensità, mi tornano in mente anche le sue mazze da golf: è un grande appassionato, andava a giocare spesso con dei nostri compagni di squadra in un circolo non lontano da casa mia. Io abitavo nello stesso palazzo di Szczesny e pure Ramsey risiedeva da quelle parti».

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