Pagina 2 | Globe Soccer, Paratici in cattedra: «CR7 il top, Allegri più tecnico di Conte. E su Buffon...»

DUBAI (Emirati Arabi Uniti) - La Juventus è diventata ormai un modello, in campo e fuori ed ecco così che il direttore sportivo Fabio Paratici è salito in cattedra durate la XIII edizione della Dubai International Sports Conference. «Ronaldo è Ronaldo, c'è poco da dire. Siamo felici di lui non solo dal punto di vista tecnico. Lavora duramente tutti i giorni ed è un esempio. Perché quando guardi il numero 1 lavorare così, tutti si sentono in obbligo di fare lo stesso». E proprio alla vigilia dell'assegnazione dei Globe Soccer Awards sui social ha spopolato un video in cui si vede CR7 - che riceverà tre premi - correre di notte nel deserto di Dubai«Si allena tantissimo ed è attento ad ogni dettaglio».

Quindi il dirigente bianconero ripercorre le tappe del passaggio del fuoriclasse portoghese alla Juve: «Tutto è avvenuto in maniera molto rapida. È stato un trasferimento storico, bisogna ringraziare il presidente e il Real Madrid perché non era facile cedere un giocatore così. Il primo contatto c'è stato durante i quarti di finale della Champions League, Jorge Mendes mi disse che Cristiano voleva giocare per la Juve. Io pensavo fosse una barzelletta, poi si parlò di Cancelo e lui tornò su Ronaldo. In quel momento capii che si poteva provare», ha ricordato il dirigente bianconero che poi ha rivelato altri dettagli... 

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IL COLPO DEL SECOLO
A quel punto è entrata in gioco la volontà della Juventus di portare in Italia un campione planetario. «Ne parlai con Agnelli, non era facile ma lui rispose subito in maniera positiva sia sotto l'aspetto tecnico, che per le motivazioni del giocatore, che per quello che avrebbe potuto portare al nostro brand. Dopo qualche ora mi ha richiamato per dirmi di provarci», ha raccontato Paratici. E chi sicuramente si è giovato di questo grande acquisto è stato Massimiliano Allegri: «Quando l'ho detto all'allenatore era felicissimo. È un tecnico fortunato - ha detto ancora il dirigente dei campioni d'Italia-. Agnelli ne ha parlato con i responsabili commerciali, abbiamo fatto uno studio numeri alla mano e quando si è capito che l'operazione era vantaggiosa si è deciso di procedere». Il direttore sportivo ha poi parlato di Allegri, Conte e Buffon...

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ALLEGRI, CONTE E BUFFON...
«Negli ultimi otto anni abbiamo avuto due dei migliori allenatori del mondo come Conte e Allegri - ha detto ancora Paratici -. Sono due allenatori diversi: Conte è più caratteriale ed organizzatore, era perfetto per quel momento. Serviva un allenatore che avesse grande 'juventinità'. Con lui e Agnelli c'è stata la rinascita del club, ci hanno dato un grande aiuto. Allegri ha trovato una situazione già in divenire, veniva da un grande club come il Milan e ci ha trasmesso questo tipo di mentalità. È forse meno organizzatore, ma più tecnico e aperto alle diverse situazioni di gioco. Da loro ho imparato tante cose e devo ringraziarli?». Il direttore sportivo bianconero ha raccontato poi il momento in cui la Juventus si è separata da una leggenda come Buffon«Quando si perde una bandiera come Gigi bisogna prepararsi e non è facile. Lui è anche un mio amico, da cui ho imparato tanto sul calcio e sulla Juventus. Ci siamo preparati, lui aveva deciso in un primo momento di concludere la carriera e quando siamo arrivati alla fine del campionato abbiamo confermato Szczesny. Poi lui ha avuto una proposta dal Psg, lo ha detto al presidente e a quel punto si è deciso di lasciarlo andare».

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IL COLPO DEL SECOLO
A quel punto è entrata in gioco la volontà della Juventus di portare in Italia un campione planetario. «Ne parlai con Agnelli, non era facile ma lui rispose subito in maniera positiva sia sotto l'aspetto tecnico, che per le motivazioni del giocatore, che per quello che avrebbe potuto portare al nostro brand. Dopo qualche ora mi ha richiamato per dirmi di provarci», ha raccontato Paratici. E chi sicuramente si è giovato di questo grande acquisto è stato Massimiliano Allegri: «Quando l'ho detto all'allenatore era felicissimo. È un tecnico fortunato - ha detto ancora il dirigente dei campioni d'Italia-. Agnelli ne ha parlato con i responsabili commerciali, abbiamo fatto uno studio numeri alla mano e quando si è capito che l'operazione era vantaggiosa si è deciso di procedere». Il direttore sportivo ha poi parlato di Allegri, Conte e Buffon...

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