Juventus senza difesa, non basta Cristiano Ronaldo e Gervinho impone il 3-3

La squadra di Allegri soffre dietro, gara altalenante. Barillà e Gervinho la riportano in parità
Juventus senza difesa, non basta Cristiano Ronaldo e Gervinho impone il 3-3© LAPRESSE

TORINO - La Juventus brucia il primo bonus: il rocambolesco 3-3 con il Parma permette al Napoli di accorciare a 9 punti: una distanza di tutto rispetto, ma la crisi della squadra bianconera, soprattutto in fase difensiva non può che preoccupare e inizia a essere allarmante in vista della Champions League. Tutto è legato al ritorno di Bonucci e Chiellini, oltre che una migliore approccio collettivo nella fase di non possesso, troppo morbido e distratto. Resta il ritorno del carattere e la smania agonistica che hanno guidato la Juventus a un passo dal vincere la partita, con Cristiano Ronaldo e Mario Mandzukic che incendiano di nuovo la fase offensiva della squadra come fuoco e benzina. Il ritorno del croato ha restituito l’anima alla squadra, l’assenza dei difensori titolari continua a toglierle serenità. Ironia della sorte è proprio una fesseria difensiva di SuperMario a innescare il gol del 3-3, tutto sommato meritato da un Parma annientato nel primo tempo, ma volenteroso e coraggioso nella ripresa.

 
I DIFENSORI - Caceres la vanga con il mestiere, sarebbe ingiusto giudicarlo subito perché qualche meccanismo lo deve trovare: piace la grinta e la leadership, ma non sembra all’altezza di chi deve sostituire. Rugani, che segna pure un gol, è timido e impacciato, forse spaventato dalla responsabilità che, in fondo, ha sempre sognato di avere. Certo, i due non vengono aiutati dalla squadra, che ha sempre difeso in modo collettivo e adesso è permeabile più di quanto dovrebbe. I segnali di ripresa non vanno sottovalutati e magari inquadrati in un’ottica di lenta risalita della squadra, ma la Juventus non può perdere la sicurezza e il modo con cui ha pareggiato la partita con il Parma è il segnale, per Allegri, che per risistemare tutto forse ci vuole più tempo e più lavoro. Domenica c’è la trasferta a Sassuolo, ma sta per iniziare il conto alla rovescia per Madrid.
 
GOL E SOFFERENZA - Nel primo tempo la Juventus mostra subito una determinazione feroce con la quale ripiega il Parma nella sua trequarti, accartocciato come una lattina dall’82% di possesso palla juventino al termine dei primi quarantacinque minuti. La squadra di D’Aversa sa soffrire, si difende con discreta organizzazione e spasmodica attenzione per Ronaldo, ma quando l’assedio juventino diventa più asfissiante, inizia l’affanno: prima Khedira prende il palo (34’) dal centro dell’area, poi arriva il gol di Cristiano Ronaldo e il suo diagonale è un piccolo gioiello di tecnica, perché colpisce dopo essere scivolato e praticamente da terra. Un gol solo riassume per difetto il primo tempo, ma questo è solo parzialmente imputabile alla sfortuna. Ancora una volta la Juventus fatica a farsi ripagare gli sforzi nella costruzione e, con una difesa quanto meno sperimentale, nella quale esordisce Caceres al fianco di Rugani con Cancelo a destra e Spinazzola a sinistra, qualche rischio può sempre correrlo. Tuttavia nella ripresa proprio il fatto che il Parma decida di cercare il pareggio facilita il compito della Juventus che trova più spazi e con Bernardeschi, entrato al posto di un evanescente Douglas Costa, è più concreta. Un altro palo di Khedira, questa volta di testa su cross di Ronaldo (62’), anticipa il gol. Lo segna Rugani al 62’ dopo un’azione insistita dei bianconeri, Mandzukic centra, Cristiano Ronaldo impatta in modo impreciso di testa, Rugani scarica un potente sinistro direttamente in rete.
 
LA BEFFA - La Juventus, a quel punto, molla qualcosa in termini di concentrazione. E i limiti in fase difensiva emergono: al 64’ segna il Parma con Barillà che incorna un traversone di Kucka, dopo aver seminato un rallentato Khedira che stava cucendo un buco lasciato da Cancelo, il quale viene poi giustamente richiamato da Allegri. La Juventus si scuote e trova il 3-1 in due minuti: al 66’ è Cristiano Ronaldo che sale in cielo per inzuccare un cross perfetto di Mandzukic. Ma non finisce qui, perché ancora una distrazione difensiva della Juventus consente il gol al Parma. Lo segna Gervinho di tacco, gesto artistico più che atletico, ma indubbiamente semplificato da un Rugani decisamente passivo in marcatura (e che devia il tiro rendendolo ulteriormente imparabile per Perin). Ed è ancora Gervinho al 93’ a segnare, approfittando di un pasticcio nato da un folle disimpegno di Mandzukic, che scodella la palla nella sua area, dove nella confusione generale dell’ultimo minuto spunta l’ivoriano e piazza il piattone della beffa.

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