Ansia Khedira: precedenti, parere dell'esperto e tempi di recupero

Il calciatore della Juventus non è partito per la trasferta di Madrid per rimanere a Torino e sottoporsi a uno studio elettrofisiologico
Ansia Khedira: precedenti, parere dell'esperto e tempi di recupero© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Sale l’attesa in casa Juventus per la sfida con l'Atletico Madrid per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. Per la trasferta in Spagna, però, non c'è Sami Khedira. Il centrocampista tedesco, infatti, ieri durante la rifinitura si è fermato dicendo allo staff medico della Continassa che non stava bene. Purtroppo per il giocatore, non si tratta di un problema muscolare ma, secondo quanto riportato dal club dopo la conferenza stampa di Allegri, il centrocampista è stato colpito da un’aritmia atriale. Il calciatore è dunque rimasto a Torino per sottoporsi a uno studio elettrofisiologico e, qualora ce ne fosse la necessità, a un trattamento particolare.

COS’È L’ARITMIA - L’aritmia è un disturbo del ritmo o della frequenza del battito cardiaco. Riguarda dunque un cuore che batte troppo velocemente (tachicardia), troppo lentamente (bradicardia) o semplicemente in modo irregolare. La forma più comune di aritmia è la fibrillazione atriale, causa di un battito cardiaco irregolare e accelerato. I principali sintomi che potrebbero portare ad accendere l’allarme rosso e che caratterizzano un’aritmia sono, tra gli altri, il battito cardiaco accelerato o rallentato, il salto del battito, giramenti di testa improvvisi e vertigini, forti dolori al petto, fiato corto e aumento della sudorazione.

I PRECEDENTI – Il centrocampista tedesco della Juventus non è il primo calciatore ad accusare questo tipo di problema. È infatti lunghissima la lista di coloro che in passato hanno sofferto di aritmia atriale. Il caso più recente è quello del terzino croato Ivan Strinic. Il calciatore ha scoperto di soffrire di aritmia quest’estate quando, durante la preparazione con il Milan, ha accusato dei forti dolori al petto. Antonio Cassano, fresco campione d’Italia proprio con i rossoneri, si fermò nel 2011 per lo stesso problema. Alla lista si aggiungono anche l’ex terzino della Juventus ora all’Arsenal Stephan Lichtsteiner, Taribo West e l’esterno in forza al Parma Jonathan Biabiany. Nwanko Kanu scoprì durante la sua esperienza a Milano con l’Inter di soffrire di una malformazione congenita alla valvola atriale. Massimo Moratti si preoccupò di pagargli le cure, ma quando il calciatore tornò a correre fondò un’associazione per aiutare i bambini malati di cuore. 

IL PARERE DELL'ESPERTO– "Il problema aritmico riscontrato al giocatore Khedira, ripropone ancora una volta, la mancata utilizzazione in sede di idoneità sportiva agonistica a livello professionistico, di tutta una serie di accertamenti, che al giorno d’oggi, ritengo fondamentali per evitare altre tragedie sui campi di calcio. Parlo della TC e RM cardiaca, esami che permettono di escludere al 100% patologie, che con test effettuati oggi per l’idoneità, non verrebbero mai fuori" sono le parole del Dr. Fabio Falzea, Cardiochirurgo e Cardioradiologo Università La Sapienza di Roma, che aggiunge: "Non conosco che tipo di aritmia atriale ha colpito il giocatore bianconero. Sicuramente sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti, che mi auguro possano escludere patologie cardiache che possano aver scatenato l’aritmia". 

TEMPI DI RECUPERO KHEDIRA – In casa bianconera si accende dunque l’allarme nella zona mediana del campo, con lo stesso Allegri che, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Ci dispiace non averlo perché vuol dire rimanere con 4 centrocampisti”. L’ex campione del mondo potrebbe tornare a disposizione tra un mese e mezzo, ma tutto dipenderò dagli esiti degli esami a cui il calciatore si sottoporrà nei prossimi giorni. L’augurio, non solo dei tifosi della Juventus ma di tutti coloro che amano questo sport, è che il calciatore possa tornare il più presto possibile a disposizione del tecnico bianconero.

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