Pagina 2 | Juve, Conte con Pirlo: l'idea affascina se Agnelli dice sì

TORINO - Pensare al ritorno di Antonio Conte sulla panchina della Juventus non è più uno stravagante esercizio di fantasia. E’ questo per una questione assai pragmatica: è uno dei migliori allenatori senza una squadra. In più conosce l’ambiente, ha uno straordinario rapporto con la maggioranza della tifoseria, possiede un dna juventino che non teme confronti, non deve ambientarsi nel campionato italiano. Tutti elementi che, in caso di sostituzione di Massimiliano Allegri, peserebbero nel casting per il suo erede e farebbero dell’allenatore che l’anno scorso ha vinto la Premier con il Chelsea un candidato forte.

Certo, non mancano delle zavorre per il decollo del nome di Conte. La più pesante delle quali è il rapporto con il presidente Andrea Agnelli. Detto che se i due si fossero chiariti e rappacificati in privato non se ne è avuta notizia pubblica, resta il ruvido scambio di battute dell’ottobre 2017, quando Agnelli disse: «Grazie a Massimiliano Allegri per la caparbietà nel portare avanti un lavoro che per altri sembrava fosse terminato. Ma il dogma della nostra società deve essere che il successo più bello sarà il prossimo», con chiaro riferimento al tecnico dimessosi il 14 luglio del 2014. E pronta era arrivata la risposta di Conte: «Nella vita non si finisce mai di conoscere le persone. A volte basterebbe soltanto un minimo di riconoscenza. E di maturità». Uno scambio caustico, cui era seguito - bene ricordarlo - un saluto cordiale lo scorso dicembre, quando Conte era andato a vedere Juventus-Roma in tribuna allo Juventus Stadium.

FOTO - Ecco i possibili eredi di Allegri: Zidane in pole

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Potrebbe essere quello il punto di partenza? Potrebbe. Anche perché Fabio Paratici non sarebbe per nulla contrario, anzi. E anche dal punto di vista strettamente economico, quella di Conte sarebbe una delle possibilità meno dispendiose. Non perché il tecnico guadagni poco, ma perché le alternative sono decisamente care (da Zidane a Guardiola). Conte potrebbe prendere più o meno lo stesso ingaggio di Allegri e, quindi, non farebbe lievitare il monte stipendi bianconero (ammesso che Allegri vada ad allenare un’altra squadra, altrimenti il suo ingaggio si sommerebbe a quello del suo sostituto, ma questa è un’altra storia).

Al di là del rapporto con Agnelli, su Conte peserebbe la brutta fama in ambito Champions League che lo accompagna.

[...]

Khedira: ok il recupero, tornerà il 20 marzo

E poi, chissà che la suggestione che accompagna l’ipotesi di Conte in panchina non aiuti a superare quella riserva. Sì, perché la voce circolata con insistenza negli ultimi giorni è che un eventuale ritorno di Conte alla Juventus potrebbe essere accompagnata da Andrea Pirlo come suo vice.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport

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Potrebbe essere quello il punto di partenza? Potrebbe. Anche perché Fabio Paratici non sarebbe per nulla contrario, anzi. E anche dal punto di vista strettamente economico, quella di Conte sarebbe una delle possibilità meno dispendiose. Non perché il tecnico guadagni poco, ma perché le alternative sono decisamente care (da Zidane a Guardiola). Conte potrebbe prendere più o meno lo stesso ingaggio di Allegri e, quindi, non farebbe lievitare il monte stipendi bianconero (ammesso che Allegri vada ad allenare un’altra squadra, altrimenti il suo ingaggio si sommerebbe a quello del suo sostituto, ma questa è un’altra storia).

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