Juve, Pjanic ci riprova: a marzo 2 gol da fermo, senza CR7 più chance

Ha segnato su punizione a Napoli e in Nazionale
Juve, Pjanic ci riprova: a marzo 2 gol da fermo, senza CR7 più chance© LAPRESSE

TORINO - «Magari poi segneremo su punizione per 10 partite...», scherzava Massimiliano Allegri fino a poco più di un mese fa, quando l’astinenza juventina dai gol realizzati direttamente su calcio piazzato faceva scalpore, vista la quantità e la qualità degli specialisti. Proprio uno di loro, Miralem Pjanic, ha poi rotto il digiuno, scegliendo per giunta anche un momento speciale: lo scontro diretto con il Napoli del 3 marzo al San Paolo, con cui la Juventus ha quasi chiuso i conti scudetto.

Miralem Pjanic in azione con la maglia della Juve

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BIS E NOVITÀ - Pjanic invece ha aperto il conto stagionale dei gol su punizione e sembra intenzionato a dare seguito a quella previsione fatta da Allegri col sorriso a mezza bocca: tra la consapevolezza di aver esagerato e la sicurezza di avere a disposizione «calcianti», come li chiama lui, in grado di segnare su punizione spesso, se non proprio per 10 partite.

Il regista bosniaco intanto si è scaldato firmando due gol in cinque partite, in meno di un mese. Dopo il tiro di interno teso e tagliato da appena fuori area, una specialità della casa, con cui ha fatto passare il pallone sopra la testa di Zielinski al San Paolo, si è concesso il bis in Nazionale, martedì contro la Grecia.

Un bis insolito, per distanza ed esecuzione. Il numero 5 bianconero, che in Nazionale veste però il 10, ha sistemato il pallone ad almeno 10 metri di distanza dal limite dell’area greca, in posizione centrale. Zona in cui da Pjanic ci si aspetta un pallone messo sulla testa di un attaccante, non un tiro. Invece il ventinovenne juventino ha beffato Vlachodimos con un tiro di collo esterno, carico d’effetto, che sembrava destinato a girare verso il palo alla destra del portiere greco (tutt’altro che impeccabile) e invece è andato a infilarsi su quello alla sua sinistra.

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TUTTE SUE... - Detto che Pjanic dovrà fare attenzione a non ripetere l’altro bis di Bosnia-Grecia, ossia far seguire al gol su punizione un’espulsione, proprio come al San Paolo contro il Napoli, la rete segnata in Nazionale apre prospettive interessanti. E al momento giusto. Le prospettive in questione riguardano la possibilità per il bosniaco di andare al tiro su punizione anche dalla lunga distanza, cosa che finora gli era pressoché preclusa un po’ dalle sue caratteristiche - calcio preciso e carico d’effetto, ma non troppo potente - un po’ dalla presenza di Cristiano Ronaldo, che il calcio invece lo ha potente eccome e monopolizzava le punizioni da oltre due-tre metri fuori area. Con il fuoriclasse portoghese fermo per il problema ai flessori della coscia sinistra, sarà invece Pjanic a calciare tutte le punizioni nella zona di centro- sinistra, a prescindere dalla distanza dalla porta. Così già oggi con l’Empoli potrebbe provare a sfruttare il momento di ottima mira per battere Dragowski con un classico tiro a girare sopra la barriera, oppure ripetendo l’insolita esecuzione messa in mostra contro la Grecia.

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TORINO - «Magari poi segneremo su punizione per 10 partite...», scherzava Massimiliano Allegri fino a poco più di un mese fa, quando l’astinenza juventina dai gol realizzati direttamente su calcio piazzato faceva scalpore, vista la quantità e la qualità degli specialisti. Proprio uno di loro, Miralem Pjanic, ha poi rotto il digiuno, scegliendo per giunta anche un momento speciale: lo scontro diretto con il Napoli del 3 marzo al San Paolo, con cui la Juventus ha quasi chiuso i conti scudetto.

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