Pagina 1 | Caso Kean, Mancini: «Bisogna stigmatizzare i buu razzisti, non se ne può più»

Caso Kean, Mancini: «Bisogna stigmatizzare i buu razzisti, non se ne può più»

ROMA - "L'atteggiamento usato contro Kean è insopportabile. Bisogna stigmatizzare i buu razzisti, non se ne può più. Serve prendere posizione, agire anche duramente, affinché queste cose finiscano". Così il ct della Nazionale, Roberto Mancini, dopo gli ululati razzisti all'attaccante della Juventus nella gara di Cagliari. Sull'esultanza del giocatore invece Mancini spiega: "È un ragazzo e magari la prossima volta probabilmente non lo farà, però magari si è sentito in difficoltà".

Mancini - a margine di un incontro organizzato a Roma dall'Unicef, di cui è ambasciatore - ha poi aggiunto che "anche in Inghilterra, dove sono molto più avanti di noi nella lotta al razzismo, accadono ancora queste cose, ma noi dobbiamo fare molto di più per eliminarle del tutto". Il ct azzurro si è soffermato quindi sulle polemiche innescate dalle dichiarazioni rilasciate a caldo di Bonucci dopo i fatti di Cagliari, e anche dal successivo intervento di Balotelli contro il difensore juventino. "Ho letto qualcosa e mi sembra che Bonucci sia stato frainteso. E comunque poi sembra che la cosa importante sia la polemica tra Balotelli e Bonucci, invece lo è quanto accaduto in campo, e quindi bisogna cercare di fare in modo che non avvenga più. E poi, in ottica nazionale, bisogna vedere se saranno convocati tutti e tre...", conclude con una battuta Mancini. "Consigli a Kean? Gioca in un club dove credo gliene diano, ha un allenatore esperto che sicuramente lo aiuta, non ha bisogno dei miei consigli, quando poi verrà in Nazionale parlerò con lui per spiegargli qualcosa che magari può essergli utile". Infine, a Mancini viene chiesto un paragone tra Kean e il primo Balotelli: "Io auguro a Kean di fare quello che ha fatto Mario quando era giovane, perché c'è stato un momento della carriera di Mario in cui è stato un giocatore straordinario. Quindi speriamo che riesca a fare queste cose per tanti anni".

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SUL FUTURO DI ZANIOLO - Per quanto riguarda il futuro di Zaniolo Mancini ha aggiunto: "Se è consigliabile per Zaniolo restare alla Roma anche se i giallorossi non dovessero qualificarsi alla prossima Champions League? Non lo so, lui è un bravo giocatore, un ragazzo giovane che deve imparare ancora tanto e deve crescere e migliorare. La cosa più importante per lui è giocare, e giocare sempre come sta facendo adesso".

IL CASO ICARDI - Mancini ha poi parlato anche del caso Icardi, rientrato in squadra con l'Inter nella sfida dei nerazzurri a Genova e subito in gol a Marassi: "Mi spiace per la situazione che si è creata intorno a Mauro perché conosco il valore del ragazzo e del giocatore. E' sempre spiacevole quando capitano queste cose perché poi ci rimettono tutti".

CORSA CHAMPIONS E JUVE - Per Mancini, a Roma per un incontro organizzato dall'Unicef di cui è ambasciatore, la corsa alla Champions League adesso ha in palio un solo posto: "Credo che tutte le squadre che sono tra il quarto e l'ottavo posto possano crederci" il punto di vista del ct, chiaro anche sullo strapotere della Juventus che già domenica potrebbe vincere lo scudetto: "Parliamo di una squadra molto forte, che non ha solo undici giocatori, per questo vince da tanti anni. Ha costruito benissimo, preso giocatori molto bravi e migliorato ogni anno - sottolinea -. È chiaro che le altre squadre debbano migliorare visto che si finisce sempre abbastanza lontani dalla prima. Questo nel campionato non dovrebbe accadere, ma penso che anche le altre con un po' di tempo possano avvicinarsi".

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ROMA - "L'atteggiamento usato contro Kean è insopportabile. Bisogna stigmatizzare i buu razzisti, non se ne può più. Serve prendere posizione, agire anche duramente, affinché queste cose finiscano". Così il ct della Nazionale, Roberto Mancini, dopo gli ululati razzisti all'attaccante della Juventus nella gara di Cagliari. Sull'esultanza del giocatore invece Mancini spiega: "È un ragazzo e magari la prossima volta probabilmente non lo farà, però magari si è sentito in difficoltà".

Mancini - a margine di un incontro organizzato a Roma dall'Unicef, di cui è ambasciatore - ha poi aggiunto che "anche in Inghilterra, dove sono molto più avanti di noi nella lotta al razzismo, accadono ancora queste cose, ma noi dobbiamo fare molto di più per eliminarle del tutto". Il ct azzurro si è soffermato quindi sulle polemiche innescate dalle dichiarazioni rilasciate a caldo di Bonucci dopo i fatti di Cagliari, e anche dal successivo intervento di Balotelli contro il difensore juventino. "Ho letto qualcosa e mi sembra che Bonucci sia stato frainteso. E comunque poi sembra che la cosa importante sia la polemica tra Balotelli e Bonucci, invece lo è quanto accaduto in campo, e quindi bisogna cercare di fare in modo che non avvenga più. E poi, in ottica nazionale, bisogna vedere se saranno convocati tutti e tre...", conclude con una battuta Mancini. "Consigli a Kean? Gioca in un club dove credo gliene diano, ha un allenatore esperto che sicuramente lo aiuta, non ha bisogno dei miei consigli, quando poi verrà in Nazionale parlerò con lui per spiegargli qualcosa che magari può essergli utile". Infine, a Mancini viene chiesto un paragone tra Kean e il primo Balotelli: "Io auguro a Kean di fare quello che ha fatto Mario quando era giovane, perché c'è stato un momento della carriera di Mario in cui è stato un giocatore straordinario. Quindi speriamo che riesca a fare queste cose per tanti anni".

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