Juve, Allegri: «Champions bella ma bastarda. Noi sempre tra le prime otto»

Il tecnico bianconero in conferenza: «Noi quest'anno abbiamo fatto bene fino alla sosta. Poi abbiamo ripreso, abbiamo vinto la Supercoppa, ed è stato tutto un rincorrere gli infortuni. Douglas Costa non so nemmeno se è ancora moro o è biondo, non lo vedo più»
Juve, Allegri: «Champions bella ma bastarda. Noi sempre tra le prime otto»© LaPresse

Massimiliano Allegri perde anche Rodrigo Bentancur (affatticamento muscolare alla coscia) alla vigilia della sfida di San Siro contro l’Inter. Per il derby d’Italia gli uomini continuano a essere contati: torna in difesa Giorgio Chiellini e sarà titolare, mentre in attacco è ballottaggio tra Federico Bernardeschi e Moise Kean per fare coppia con l’irrinunciabile Cristiano Ronaldo. «Giocheremo davanti a 70 mila spettatori - dice l’allenatore livornese -, in uno stadio meraviglioso. E anche se abbiamo già vinto lo scudetto non è che dobbiamo fare figuracce, siamo la Juve, contro l’Inter faremo il meglio possibile». Domani sera Mauro Icardi partirà probabilmente dalla panchina. «Magari sarà la prima volta che non ci fa gol» scherza Allegri sottolinenando come l’argentino sia un giocatore straordinario. Domani reincontrerà anche Beppe Marotta da avversario: «Con lui ho passato quattro anni importanti, bellissimi. Con lui, Paratici, il presidente e Nedved abbiamo fatto un ottimo lavoro di crescita della società. Siamo professionisti, le strade possono dividersi, ma questo non toglie quanto di buono».

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«USCIRE MIGLIORI DAL CONFRONTO» - Dalla sfida contro i nerazzurri al suo futuro in panchina, Allegri assicura che dopo i giorni di festa ci sarà l’incontro con il presidente Andrea Agnelli. «Quando si programma il futuro si parla e ci si confronta. Dal confronto bisogna uscire migliori, essere lucidi nelle valutazioni e distaccati da quello che è successo. Occorre analizzare quello che è andato bene e quello che è andato male per gettare le basi di una nuova annata vincente. L'anno prossimo, quando la stagione riparte, si azzera tutto. Tutti siamo a 0, per vincere il campionato servono 88 punti, quindi bisogna lavorare, correre, allenarsi. Quello che abbiamo fatto rimane scritto nella storia, il resto sono chiacchiere».

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«CHAMPIONS BELLA MA BASTARDA» - A dieci giorni dall’eliminazione dalla Champions, Allegri analizza con maggiore freddezza i motivi della sconfitta: «Con il senno di poi nel calcio non vai da nessuna parte. La Champions è una competizione talmente bella quanto bastarda. Se arrivi al momento giusto non nelle migliori condizioni paghi. Noi quest'anno abbiamo fatto bene fino alla sosta. Poi abbiamo ripreso, abbiamo vinto la Supercoppa, ed è stato tutto un rincorrere gli infortuni. Douglas Costa non so nemmeno se è ancora moro o è biondo, non lo vedo più. Contro l'Atletico abbiamo fatto qualcosa di straordinario, un miracolo calcistico, poi abbiamo avuto altri infortuni. Quest'anno è stata una stagione all'apparenza facile, ma in realtà difficile. Senza spingere forte sul campionato avremmo rischiato di arrivare a queste partite, con questi giocatori, con meno vantaggio sul Napoli. Contro l'Ajax ho sentito tante critiche, che è giusto perché quello che conta è il risultato, ma la Juventus non è una folata di vento che fa un anno di Champions. La Juve si è stabilizzata nelle prima 8. Ci sono squadre che hanno aspettato 10 anni per vincere la Champions. Voi direte che non la vince da 25 anni, ma io parlo del mio. Normale le critiche ci siano, ma buttare all'aria un lavoro fatto e che verrà continuato nei prossimi anni, è eccessivo. Parliamo di una squadra che ha vinto il 50% dei trofei. Bisognerà lavorare, sapere dove abbiamo sbagliato e avere un po' più di fortuna. Quest'anno per la prima volta nei miei cinque anni siamo arrivati male ai quarti. E sicuramente ho responsabilità anche io».

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Massimiliano Allegri perde anche Rodrigo Bentancur (affatticamento muscolare alla coscia) alla vigilia della sfida di San Siro contro l’Inter. Per il derby d’Italia gli uomini continuano a essere contati: torna in difesa Giorgio Chiellini e sarà titolare, mentre in attacco è ballottaggio tra Federico Bernardeschi e Moise Kean per fare coppia con l’irrinunciabile Cristiano Ronaldo. «Giocheremo davanti a 70 mila spettatori - dice l’allenatore livornese -, in uno stadio meraviglioso. E anche se abbiamo già vinto lo scudetto non è che dobbiamo fare figuracce, siamo la Juve, contro l’Inter faremo il meglio possibile». Domani sera Mauro Icardi partirà probabilmente dalla panchina. «Magari sarà la prima volta che non ci fa gol» scherza Allegri sottolinenando come l’argentino sia un giocatore straordinario. Domani reincontrerà anche Beppe Marotta da avversario: «Con lui ho passato quattro anni importanti, bellissimi. Con lui, Paratici, il presidente e Nedved abbiamo fatto un ottimo lavoro di crescita della società. Siamo professionisti, le strade possono dividersi, ma questo non toglie quanto di buono».

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