Juve, Allegri: «Futuro? Dobbiamo vederci con il presidente per programmare»

Il tecnico dei bianconeri: «Motivazioni ne ho, se ho deciso di ripartire per il sesto anno è perché ho le motivazioni. Il mio focus è sempre sulla squadra: se a livello tecnico sono convinto io riparto»
Juve, Allegri: «Futuro? Dobbiamo vederci con il presidente per programmare»© Marco Canoniero

TORINO - Juventus pronta al derby con la carica di Cristiano Ronaldo, sempre alta e ulteriormente stuzzicata ieri dalla doppietta di Leo Messi al Barcellona, con cui il 10 blaugrana lo ha raggiunto a quota 600 gol nei club: «Cristiano vorrà staccare di nuovo Messi e ha il grande obiettivo della classifica marcatori - ha “avvisato” Massimiliano Allegri alla vigilia del derby -. Quanto andranno avanti loro due non lo so, ma difficilmente appena smetteranno ci sarà subito qualcun altro come loro».

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CAN IN MEZZO - Il derby Ronaldo lo giocherà in un tridente d’attacco con Bernardeschi e Cuadrado, a meno che il tecnico bianconero non decida di calare dall’inizio la carta Kean: «Vediamo: o ci giochiamo tutto e subito con lui in campo e stiamo a vedere che succede...». Più probabile però che il diciannovenne attaccante sia di nuovo l’uomo deputato a spaccare la partita. A centrocampo, visto che Bentancur non ha recuperato, praticamente certo il terzetto Can, Pjanic e Matuidi. «Emre l’ho provato nei tre difensori a San Siro ma avevamo difficoltà - ha spiegato Allegri -. Un conto è una partita particolare come quella con l’Atletico, un conto è giocare sempre in quella posizione. Penso faccia meglio il centrocampista, anche se in certe situazioni può essere utile nei tre difensori. Nel derby comunque giocheremo a quattro, con Bonucci e Chiellini centrali. Rugani non c’è perché ha un po’ di infiammazione tra adduttore e pube, vedremo per la Roma». Ai loro lati Cancelo, De Sciglio e Spinazzola si giocheranno i due posti, mentre Allegri annuncia che Pinsoglio prima della fine del campionato avrà spazio: «Una la gioca, perché se lo merita: è un professionista, è positivo ed è diventato un punto di riferimento importante nello spogliatoio». Improbabile, però, che sia un derby che si annuncia più tosto di sempre: «Il Torino da tanto non si giocava un obiettivo così importante e sarà un’altra partita difficile come all’andata. E’ in un buon momento e in trasferta ha perso solo una volta, speriamo che domani sia la seconda. Noi dovremo fare una bella partita come nel secondo tempo a Milano: dovremo giocare bene tecnicamente ed essere solidi perché loro hanno fisicità e solidità».

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BEL COLPO RAMSEY - La squadra è al centro anche del futuro, per decidere definitivamente il quale si attende l’incontro con Agnelli: «Sul futuro la risposta è semplice. Dobbiamo vederci con il presidente per programmare, per parlare di cosa è andato e cosa no in questa annata e per parlare della prossima: di cosa c’è da migliorare, di dove vorremo arrivare e di quali sono le idee del presidente. Ci siamo visti anche stamattina e ci vediamo spesso, quando vorrà ci incontreremo. Tutti gli anni sento “Allegri va via” e sono cinque anni che sono qui. Il vantaggio è che quest’anno abbiamo un mese in più di tempo per programmare. Cosa bisogna fare? Questo lo dirò al presidente. Ma come tutti gli anni le cose andranno per il verso giusto e come tutti gli anni la Juventus dovrà essere competitiva su tutti i fronti. Motivazioni ne ho, se ho deciso di ripartire per il sesto anno è perché ho le motivazioni. Il mio focus è sempre sulla squadra: se a livello tecnico sono convinto io riparto». Intanto lo convince il primo acquisto: «Ramsey ha qualità, corsa, gol nelle gambe, ottimi tempi di inserimento ed è un ottimo acquisto per la Juventus».

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TORINO - Juventus pronta al derby con la carica di Cristiano Ronaldo, sempre alta e ulteriormente stuzzicata ieri dalla doppietta di Leo Messi al Barcellona, con cui il 10 blaugrana lo ha raggiunto a quota 600 gol nei club: «Cristiano vorrà staccare di nuovo Messi e ha il grande obiettivo della classifica marcatori - ha “avvisato” Massimiliano Allegri alla vigilia del derby -. Quanto andranno avanti loro due non lo so, ma difficilmente appena smetteranno ci sarà subito qualcun altro come loro».

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