Juve-Allegri, sarà resa dei conti

Il confronto tra la dirigenza e il tecnico si annuncia teso
Juve-Allegri, sarà resa dei conti© Marco Canoniero

TORINO - Dicono che Massimiliano Allegri sia di pessimo umore. E, nonostante il quinto scudetto consecutivo, sia quanto mai lontano dal settimo cielo. L’attesa per il confronto con i vertici della Juventus che deciderà il suo futuro inizia a essere snervante anche per lui, lasciato sospeso dal 16 aprile, quando ha incassato una categorica conferma da Andrea Agnelli nella tumultuosa notte dell’eliminazione Champions per poi rimanere in attesa dello sbandierato incontro per discutere il progetto ed eventualmente allungare il contratto che scade nel giugno del 2020. Sono passati ventincinque giorni, non tutti utili per vedersi ma pur sempre venticinque, durante i quali le parti hanno ribadito l’intenzione di continuare insieme (Allegri nelle conferenze, FabioParatici e Pavel Nedved dopo Juventus-Fiorentina e prima delle partite seguenti) e l’intenzione di confrontarsi appena possibile sui programmi. Alle parole, tuttavia, non sono ancora seguiti i fatti e questa è la principale causa dello stillicidio di illazioni e ipotesi, anche le più disparate, sul futuro della panchina juventina.

Un insieme di fattori che ha peggiorato l’umore di Allegri, che difficilmente lascerà trapelare la sua inquietudine in conferenza stampa (oggi l’appuntamento è alle 12) dove maschera sempre benissimo, ma potrebbe non essere completamente sereno nel confronto con la dirigenza. Incontro che, quindi, potrebbe essere più teso di quelli degli anni passati, quando era quasi una formalità. Questa volta, al di là del clima con cui verrà affrontato, sarà determinante per il futuro della panchina: ovvero, esiste la concreta possibilità che le parti non si trovino d’accordo sull’idea di proseguire insieme e optino per il divorzio, in una delle sue mille forme.

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