Juventus, in Asia i primi esami di Sarrismo

CR7 e Szczesny i capisaldi, De Ligt e Rabiot da inserire, Rugani ritrova il maestro che può esaltare Bernardeschi
Juventus, in Asia i primi esami di Sarrismo© Juventus FC via Getty Images

SINPAGOPORE - Maurizio Sarri, il suo staff e 26 giocatori. Ecco, alla fine, la truppa bianconera scelta per la missione in Asia. Una truppa più ristretta dell’auspicato, se si considera che è composta soltanto da 17 giocatori della prima squadra, più giovani aggregati. E peraltro di quei 17 giocatori, uno dovra abbandonare la compagnia in anticipo, già dopo la sfida contro il Tottenham giacché è stato suo malgrado limitato da lungaggini burocratiche circa il visto d’ingresso in Cina: si tratta del turco Merih Demiral, appena prelevato dal Sassuolo. I rapporti tesi tra Pechino e Ankara implicavano procedimenti più lunghi, che hanno bloccato il difensore. Tra gli altri assenti eccellenti spiccano i nomi dell’infortunato Chiellini, di Ramsey e di Douglas Costa che fanno lavoro specifico. Qualità e determinazione non mancano, però, anche perché gli allenamenti a Singapore e Nanchino, le partite contro Tottenham (domani alle 13.30 ora italiana), contro Inter (mercoledì a Nanchino alle 13.30 ora italiana) e K-Team - selezione di giocatori del campionato della Corea del Sud - (il 26 luglio alle 13 italiane) saranno fondamentali per conquistare punti e scalare gerarchie al cospetto del nuovo tecnico.

Gli intoccabili

Cristiano Ronaldo non si tocca e non si discute, ok. Ma qualche altro punto fermo c’è comunque: Miralem Pjanic per qualità, esperienza e caratteristiche resta comunque un giocatore difficilmente sostituibile. E pure il portiere Wojciech Szczesny, con il suo bel numero uno ancora sulle spalle, parte una spanna avanti a tutti. Gigi Buffon è figura di spessore, ma il rapporto è saldo e i patti e le gerarchie sono chiare.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport  

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video