Pagina 1 | Bernardeschi si racconta: “Che CR7 vedrete con Sarri!”

Bernardeschi si racconta: “Che CR7 vedrete con Sarri!”© Juventus FC via Getty Images

NANCHINO - Un Federico Bernardeschi anche filosofico, se vogliamo. Riflessivo. Che con disinvoltura (e padronanza) inizia a parlarti del fatto che se la palla «la prendi girato così, o così» cambia tutto e che poi finisce col ragionare - trasudando entusiasmo e positività - sul senso della vita. Ti spiazza, magari, anche. E di sicuro ti mette curiosità. Di capire quale sia il percorso che sta facendo lui, ma perché no? di capire anche - più prosaicamente - quale percorso farà la Juventus nella prossima stagione. E che ruolo l’ex viola ricoprirà, in quel percorso.

Bernardeschi, novità in vista?
«Il mister mi ha detto due o tre cose molto importanti che però spiegherà lui a tempo debito. Per adesso mi sta provando esterno destro. Per ora gioco lì. Magari in un futuro, se vorrà cambiarmi ruolo, magari lo dirà lui».

E invece il modulo con il trequartista dietro le due punte è stato sperimentato?
«No, abbiamo sempre provato il 4-3-3. Anche se credo che sia un momento di transizione da un vecchio allenatore a un nuovo allenatore e, soprattutto, è un momento in cui ci sono tanti giocatori ed è normale che il mister provi, faccia le sue cose. secondo me una identità vera e propria ce l'avremo tra un mesetto».

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Bernardeschi e le prime impressioni su Sarri

Allegri aveva detto che la vedeva come mezz'ala...
«Sicuramente io mi ci vedo molto bene, credo di poter fare bene in quel ruolo con le mie caratteristiche. Anche io mi vedo molto bene in quel ruolo».

Sarri ha detto: deve imparare a specializzarsi.
«Secondo me un calciatore moderno ad alti livelli deve anche adattarsi a un gioco e deve saper fare un po' tutto. L'anno scorso ho fatto… non lo so quanti ruoli, ma ne ho fatti tanti, e devo dre che è bello e stimolante ma quando vuoi magari dare una continuità di un certo tipo, allora è fondamentale specializzarsi. Nel corso di questa stagione vedremo in cosa mi specializzerò io».

Le prime impressioni su Sarri. Cosa è cambiato?
«Innanzitutto facciamo tanta palla e ritmi altissimi. Queste sono principalmente le cose cambiate. C'è una identità di gioco importante, c'è una filosofia, c'è un atteggiamento differente da quello dell'anno scorso. Non vuol dire che l'anno scorso fosse sbagliato, anzi. Semplicemente stiamo parlando di due allenatori differenti con metodologie differenti, e devo dire che ci stiamo trovando molto bene».

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NANCHINO - Un Federico Bernardeschi anche filosofico, se vogliamo. Riflessivo. Che con disinvoltura (e padronanza) inizia a parlarti del fatto che se la palla «la prendi girato così, o così» cambia tutto e che poi finisce col ragionare - trasudando entusiasmo e positività - sul senso della vita. Ti spiazza, magari, anche. E di sicuro ti mette curiosità. Di capire quale sia il percorso che sta facendo lui, ma perché no? di capire anche - più prosaicamente - quale percorso farà la Juventus nella prossima stagione. E che ruolo l’ex viola ricoprirà, in quel percorso.

Bernardeschi, novità in vista?
«Il mister mi ha detto due o tre cose molto importanti che però spiegherà lui a tempo debito. Per adesso mi sta provando esterno destro. Per ora gioco lì. Magari in un futuro, se vorrà cambiarmi ruolo, magari lo dirà lui».

E invece il modulo con il trequartista dietro le due punte è stato sperimentato?
«No, abbiamo sempre provato il 4-3-3. Anche se credo che sia un momento di transizione da un vecchio allenatore a un nuovo allenatore e, soprattutto, è un momento in cui ci sono tanti giocatori ed è normale che il mister provi, faccia le sue cose. secondo me una identità vera e propria ce l'avremo tra un mesetto».

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