Giocatore dell'anno Uefa, Ronaldo teme la fregatura

A Ferragosto l’Uefa ha reso noti i tre finalisti dell’ambìto trofeo “Men’s Player of the Year Award” (Messi, Ronaldo e Van Dijk in rigoroso ordine alfabetico) che verrà assegnato giovedì 29 al Grimaldi Forum di MonteCarlo durante il sorteggio dei gironi di Champions League. Ma la suspense sul nome del vincitore è durata meno di ventiquattr’ore. Dalla Turchia, infatti, è stata fatta circolare tramite i social network la classifica finale con tanto di graduatorie: avrebbe vinto l’argentino del Barcellona con 252 punti davanti all’olandese del Liverpool (224) e al portoghese della Juventus (181).

UNA SOLA VOTAZIONE - Un falso o un “leak”, inteso come fuga di documenti segretati dalla sede svizzera di Nyon? Ciò che fa propendere per la seconda ipotesi è che gli 80 giurati, ovvero i 32 allenatori partecipanti alla fase a gironi dell’ultima Champions più i 48 tecnici qualificati per la fase a gruppi dell’ultima Europa League più i 55 giornalisti (uno per ogni federazione facente parte dell’Uefa) affiliati al gruppo “European Sports Media” (ESM) hanno già votato e non hanno sinora ricevuto alcuna informazione in merito a una seconda votazione sulla shortlist, come avveniva in passato. Sino a qualche anno fa, addirittura, la seconda tornata si svolgeva online direttamente dal Grimaldi Forum tramite un apposito apparato elettronico (simile ai Pos utilizzati negli esercizi commerciali per il pagamento con carte di credito) dotato di tre tasti colorati: rosso, giallo e verde, come i semafori, a cui erano abbinati i nomi dei tre finalisti.

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