De Ligt con calma: “Pensavo di giocare, ma rispetto la decisione del tecnico”

Il difensore olandese della Juve commenta la panchina all’esordio del campionato: “Sono realista, devo ambientarmi”
De Ligt con calma: “Pensavo di giocare, ma rispetto la decisione del tecnico”© LAPRESSE

TORINO - L’anno scorso, per la prima volta con la fascia di capitano, Matthijs de Ligt esordì nel campionato olandese con un gol. E in tutta la stagione saltò appena tre partite, una in Eredivie, una nella Coppa dei Paesi Bassi e l’altra in Champions, sempre per infortunio, giocando per 90 minuti le altre 53, preliminari di Champions compresi, con appena due partenze dalla panchina.

E’ ovvio che il ragazzo di 19 anni, balzato all’attenzione internazionale con l’Ajax in Europa, avesse immaginato un altro debutto dopo aver scelto, a giugno, di trasferirsi dai campioni d’Italia della Juventus. Come secondo difensore più costoso nella storia del calcio si aspettava almeno uno spezzone di gioco all’avvio del campionato, sebbene la sua esclusione dalla sfida contro il Parma abbia sicuramente fatto meno notizia di quella di Paulo Dybala.

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"Naturalmente avrei preferito giocare"

Il giocatore, comunque stupito della panchina, ha manifestato la sua delusione al quotidiano olandese AD. «Naturalmente avrei preferito giocare». Ma non si tratta di una protesta: Matthijs è troppo intelligente per lamentarsi, consapevole di doversi ancora prendere confidenza di un contesto completamente nuovo. E infatti il bianconero ammette di non essere «riuscito a cogliere dagli allenamenti nulla in anticipo», di non aver capito, insomma, quali sarebbero stati i titolari della Juventus nel debutto ma di aver pensato di essere uno di loro. «Ovviamente, però, rispetto la decisione dell’allenatore» la precisazione doverose che blocca sul nascere chi già aveva intenzione di sollevare un caso.

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"Sono ancora in fase di ambientamento qui in Italia"

E’ lo stesso difensore che centra la motivazione della sua panchina: quando arrivi in una squadra dove ci sono Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci davanti a te, non importa quanto sei stato pagato e quanto sei bravo, ma devi sudarti la maglia da titolare. «Devo essere realistico - ha detto l’olandese - , sono ancora in fase di ambientamento qui in Italia. Chi ha giocato a Parma, Bonucci e Chiellini, sono stati considerati a lungo come la miglior coppia difensiva al mondo. Dovrò conquistarmi il posto in questa stagione».

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TORINO - L’anno scorso, per la prima volta con la fascia di capitano, Matthijs de Ligt esordì nel campionato olandese con un gol. E in tutta la stagione saltò appena tre partite, una in Eredivie, una nella Coppa dei Paesi Bassi e l’altra in Champions, sempre per infortunio, giocando per 90 minuti le altre 53, preliminari di Champions compresi, con appena due partenze dalla panchina.

E’ ovvio che il ragazzo di 19 anni, balzato all’attenzione internazionale con l’Ajax in Europa, avesse immaginato un altro debutto dopo aver scelto, a giugno, di trasferirsi dai campioni d’Italia della Juventus. Come secondo difensore più costoso nella storia del calcio si aspettava almeno uno spezzone di gioco all’avvio del campionato, sebbene la sua esclusione dalla sfida contro il Parma abbia sicuramente fatto meno notizia di quella di Paulo Dybala.

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