TORINO - Ricordate cosa è successo la sera del 31 agosto allo Stadium? Ok, la Juventus batte il Napoli nella maniera più beffarda per i tifosi azzurri e più goduriosa per quelli bianconeri. Ma qui, oltre al durante, conta il pree il post- in un’ora e mezza abbondante di impagabili emozioni. Al centro della scena c’è un capitano che, munito di tutore a protezione del ginocchio messo male e di un paio di salvifiche stampelle, si siede in panchina prima di alzarsi e salutare con la mano destra il popolo juventino che lo acclama senza sosta; poi c’è la partita, il 4-3, chi si bea del successo e chi in quel momento vorrebbe sprofondare; infine ecco l’abbraccio che riconcilia vincitori e vinti. Giorgio Chiellini, due sabati fa, è stato il co-protagonista della pellicola più pazza del campionato e con la sua discesa in campo per consolare Kalidou Koulibaly ha dato un’ulteriore dimostrazione del suo essere leader, esempio, comandante accanto all’altro Comandante, Maurizio Sarri con la C maiuscola. Dov’è la novità? La scena appena descritta è destinata a ripetersi: non sempre, ma molto spesso, in particolare quando la Juve giocherà nella sua casa, con la possibilità che pure in trasferta siano girate repliche dell’evento.