Pagina 3 | Juve, arriva l’ora di Ramsey. È derby Rabiot-Matuidi

TORINO - Scatta l’ora di Aaron Ramsey. Il centrocampista gallese sta sempre meglio e, salvo nuovi imprevisti fisici, sabato inizierà ufficialmente l’avventura con la Juventus. Maurizio Sarri deciderà all’ultimo, anche in base alle condizioni dei giocatori di rientro dalle nazionali, ma gli indizi portano alla convocazione dell’ex Arsenal per la delicata trasferta in casa della Fiorentina. Un rinforzo tanto importante quanto sottovalutato all’esterno della Continassa. Ramsey ha un curriculum internazionale e un passo da Premier League. Sarri e i suoi uomini, nonostante gli incroci dello scorso anno in Inghilterra, sono rimasti impressionati ammirando da vicino quello che è uno degli allievi prediletti di Arsene Wenger.

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Ramsey non è ancora al top però è in crescita

RINCORSA - Il jolly britannico si è presentato a Torino con i postumi di un brutto infortunio rimediato in Europa League con l’Arsenal e in questi primi mesi ha lavorato molto a parte per recuperare. Ma da quando si è aggregato ai compagni, Aaron ha confermato tutte le sue qualità. Ovviamente non ha ancora i novanta minuti e non è ancora al top. Ramsey, però, è in crescita e a Firenze si candida per esordire a gara in corso. Il gallese potrebbe essere il classico cambio “spacca-partita”. Per capire se l’idea di inizio settimana si concretizzerà bisognerà aspettare sabato e vedere soprattutto come si metterà il match. Di sicuro il gallese, anche per caratteristiche fisiche e tecniche, sta confermando di sapersi adattare benissimo ai ritmi di gioco richiesti da Sarri.

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A Firenze inizia il tour de force della Juventus

CHE STAFFETTA - La partita contro la Fiorentina inaugurerà il tour de force della Juventus tra campionato e Champions (7 gare in 23 giorni) e ritrovare il miglior Ramsey è tutt’altro che un dettaglio. Già, perché l’ex Arsenal, arrivato in estate a parametro zero come Adrien Rabiot, ha tutto per diventare l’uomo in più dei campioni d’Italia dal momento che garantirà a Sarri un mix quasi unico di tecnica, dinamismo e abilità in zona gol. L’ex Arsenal, seppur un po’ fragile muscolarmente, è uno dei migliori esemplari di centrocampista box to box stile Premier League. Ma oltre a viaggiare da area a area, Ramsey è uno che negli ultimi trenta metri è quasi sempre decisivo a livello di gol e assist. La possibilità di ruotare - o alternare nella stessa partita - Ramsey e Sami Khedira, altra mezzala di livello assoluto, rende bene l’idea del potenziale che la nuova Juventus potrà esprimere a pieno regime.

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CHE STAFFETTA - La partita contro la Fiorentina inaugurerà il tour de force della Juventus tra campionato e Champions (7 gare in 23 giorni) e ritrovare il miglior Ramsey è tutt’altro che un dettaglio. Già, perché l’ex Arsenal, arrivato in estate a parametro zero come Adrien Rabiot, ha tutto per diventare l’uomo in più dei campioni d’Italia dal momento che garantirà a Sarri un mix quasi unico di tecnica, dinamismo e abilità in zona gol. L’ex Arsenal, seppur un po’ fragile muscolarmente, è uno dei migliori esemplari di centrocampista box to box stile Premier League. Ma oltre a viaggiare da area a area, Ramsey è uno che negli ultimi trenta metri è quasi sempre decisivo a livello di gol e assist. La possibilità di ruotare - o alternare nella stessa partita - Ramsey e Sami Khedira, altra mezzala di livello assoluto, rende bene l’idea del potenziale che la nuova Juventus potrà esprimere a pieno regime.

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