Sarri: "Dura restare fuori. Lista Champions? Scelte mie"

Il tecnico della Juve: "Sono molto curioso di Bentancur, in allenamento ho grandi sensazioni"
Sarri: "Dura restare fuori. Lista Champions? Scelte mie"© Juventus FC via Getty Images

TORINO - "Non è stato semplice rimanere fuori, per un tecnico allenare e andare in panchina è la vita. E' stato pesante, ma lo staff medico mi ha fatto capire che era meglio fare un passo indietro prima piuttosto che farlo più lungo dopo". Così Maurizio Sarri, nella sua prima conferenza stampa dopo lo stop forzato per la polmonite. "Ringrazio lo staff medico che mi ha coccolato per 20 giorni - prosegue il tecnico - Ho accettato consapevole che il mio staff stava andando avanti alla grande in campo e in panchina. Questo non lo considero un esordio, perché le altre partite le ho vissute da partecipe, anche se la delega nei confronti dello staff è stata ampia. Certo però che ricominciare in panchina a 15' da casa mia mi fa estremamente piacere".

Sarri: "La lista Champions? Vi spiego le mie scelte"

"Parlavo di situazioni imbarazzanti nel fare la scelta, non della situazione in generale. Chiaro che avendo una lista di soli 22 giocatori per l'Europa andava fatta una scelta non semplice e nemmeno gratificante per l'allenatore. Ho fatto scelta che fa parte del mio mestiere, condivisibile o meno. Chiaro che non mi fa piacere, perché sono coinvolti due giocatori importantissimi, ma è una scelta che conferma la forza della nostra rosa". "Abbiamo una rosa ampia che ci costringe a queste scelte, ma dall'altro lato abbiamo una rosa ampia in cui solo un giocatore è indispensabile. Tirando la somma dei due aspetti siamo fortunati", ha spiegato il tecnico.

Fiorentina-Juve, la probabile formazione

Sulle possibilità di turnover in vista della Champions, Sarri ha chiarito: "In questo momento penso al campionato, da domani sera penseremo alla coppa e tutto il resto. Siamo in una fase in cui la squadra deve trovare un'identità forte e in cui è più difficile fare delle rotazioni che poi nel giro di dieci giorni diventeranno probabilmente indispensabili. In questa fase - ha proseguito Sarri - ho privilegiato un assetto che non sarà quello definitivo ma in questo momento ci dava qualcosa in più. Dobbiamo combattere con al difficoltà di avere tanti giocatori che negli ultimi mesi hanno giocato poco. Parlo degli infortuni di Khedira e Ramsey, all'inattività di Rabiot. Questo mette questi giocatori in difficoltà nei confronti di quelli che hanno avuto più continuità. L'aspetto positivo - ha sottolineato il mister bianconero - è che questo gruppo sta lavorando bene".

Sarri su Emre Can, Bentancur e Ramsey

"La reazione di Emre Can dopo l'esclusione dalla lista Champions? Devo tener conto anche dell'aspetto emozionale, dare al giocatore la possibilità di lasciarlo decantare e poi affrontarlo quando la situazione è più serena. Penso di avere l'età giusta per capire certi tipi di reazione""Se ho individuato il vice Pjanic? Sono molto curioso di Bentancur, in allenamento ho grandi sensazioni. In questo momento non è uno specialista, ma ho la sensazione possa diventare un giocatore importante", ha spiegato il tecnico bianconero che poi ha parlato del recupero di Ramsey. "Viene da un infortunio non banale, fino a dieci giorni fa avrei detto che era molto indietro dal punto di vista fisico ma ho visto passi in avanti enormi in questi giorni. Se procede ai ritmi di questi giorni, può tornare presto su buoni livelli", ha aggiunto.

Sarri, gli aiuti alla Juve e lo scudetto del Napoli

"Non ho mai pensato che le vittorie della Juve fossero figlie di aiuti, ma che era la squadra più forte. Vince per la mentalità feroce". Sarri torna anche sul suo passato, vissuto sulla panchina del Napoli, e sulle polemiche degli anni scorsi: "Poi si può discutere di un episodio, ma quella è la normalità. A Napoli abbiamo perso scudetti a 10 punti dalla Juventus, e lì l'episodio non c'entrava - prosegue il tecnico -. Diverso quando l'abbiamo perso in volata, ma è normale a caldo recriminare".

Sarri: Chiellini perdita pesante per la Juve

"Abbiamo una rosa ampia, ma abbiamo avuto la sfortuna di perdere Chiellini (fuori sei mesi per la lesione del legamento crociato, ndr). Giorgio è l'anima per la sua applicazione, la professionalità, la forza mentale, la capacità di trascinare i compagni in allenamento e in partita. E' una perdita pesante". "In questo momento - ha aggiunto - il mio compito è di recuperare completamente Rugani e di far adattare un futuro top player come de Ligt il più velocemente possibile al calcio italiano".

Sarri: Ecco perché gioca Higuain e non Mandzukic

"Higuain non gioca perché è un mio uomo di fiducia, ma è tutto frutto dell'allenamento: sono scelte logiche". Sarri coccola il 'Pipita' e il suo approccio al lavoro, emerso nei primi due mesi di allenamento alla Juventus. "Mandzukic probabilmente mi ha fatto vedere qualcosa di meno e ho scelto Gonzalo - ha proseguito il tecnico bianconero -. I rapporti di fiducia non c'entrano, al Chelsea nell'ultimo periodo giocava Giroud, ad esempio, e non lui. Ho rivisto l'Higuain di 2-3 anni fa".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video