Sarri è sempre più juventino, la mentalità lo ha conquistato

Il tecnico appare in forma e di buon umore. Conferenza di riflessioni e apprezzamenti: "Qui vincono perché sono più forti e hanno una mentalità vincente feroce"
Sarri è sempre più juventino, la mentalità lo ha conquistato© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Maurizio Sarri è in grande forma. La convalescenza procede e il tecnico ha riacquisito anche lo spirito. Nella sua prima conferenza ufficiale dopo la presentazione, praticamente un esordio nella sala stampa dello Stadium, si concede battute, si lascia andare a riflessioni e risponde in modo mai banale. Gli juventini si innamoreranno, per esempio, della frase sulle vittorie bianconere, sulle quale in passato aveva gettato qualche ombra.

Sarri: "La Juve resta la squadra più forte"

Sorride Sarri e chiede quasi scusa: «Come io concedo ai giocatori certe reazioni a caldo, concedete anche a me di avere avuto negli ultimi anni uno sfogo su qualche episodio. Non credo che la Juventus abbia vinto per episodi o aiuti, la Juventus ha vinto perché era la squadra più forte. Con il Napoli abbiamo perso campionati con dieci punti di distacco e in quel caso non possono c'entrare episodi o aiuti. Poi ne abbiamo combattuto uno fino alle ultime due giornate e in quel caso un episodio può incidere, ma la Juventus resta la squadra più forte».

Il tecnico: "La società ha una mentalità vincente feroce"

Un concetto ribadito più avanti quando spiega che, dopo due mesi in bianconero, ha capito «che questa società ha una forza e un'organizzazione incredibile, una capacità di archiviare la vittoria in trenta secondi per iniziare immediatamente a pensare all'impegno successivo e questo grazie a una mentalità vincente feroce». E ancora, quando parla della rosa, Sarri applaude ancora la professionalità dell'ambiente: «In tutta la mia carriera non ho mai visto giocatori allenarsi così intensamente e così bene durante la pausa delle nazionali. Di solito chi rimane non riesce ad avere le motivazioni o la concentrazione giusta per allenarsi ad alto livello. In questi giorni invece ho visto una professionalità e un'applicazione che non mi era mai capitato di vedere». A due mesi dalla presentazione nella Sala Agnelli dell'impianto, Sarri ha definitivamente scoperto la Juventus, la sua mentalità, le sue abitudini, la sua anima. E sembra che la cosa gli sia piaciuta parecchio e che lo stimoli a dare il meglio di sé in questa avventura. La malattia lo ha frenato, ma non gli ha tolto entusiasmo ed energie.

"Mia mamma non era felice quando gli ho detto che sarei venuto qui"

Sarri rimane un vulcano di idee e progetti che, spiega, non saranno repliche del suo passato. Da uomo intelligente e saggio ha capito che non avrebbe senso snaturare completamente la squadra per fotocopiare il suo Napoli. E spiega: «Voglio che la squadra segua le mie idee, ma questa sarà una creatura differente. Avrà meno palleggio e sarà più fisica». Insomma, a dispetto della mamma, Sarri sta diventando - a suo modo - juventino. Scherza il tecnico: «Eh sì, mia mamma non era felice quando gli ho detto che sarei venuti qui. Ma bisogna capirla: abitava a 500 metri dal Franchi e la sua famiglia è sempre stata viola. Io stesso ho grandi ricordi di quello stadio quando ero piccolo. Adesso ne uno amaro, l'ultimo ricordo lì dentro è quello di averci perso uno scudetto, devo cancellarlo subito con uno bello». Domani sera, per esempio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video