De Ligt, sereno: Platini e Nedved cominciarono anche peggio

Il difensore olandese è ancora alla ricerca della forma migliore
De Ligt, sereno: Platini e Nedved cominciarono anche peggio© Getty Images

TORINO - Certo, c’è anche chi nei commenti alle dirette facebook di Tuttosport lo ha definito «lento, grasso, scandaloso», ma stroncature di questa violenza nei confronti di Matthijs De Ligt sono un’eccezione. Dopo le prestazioni contro Napoli e Fiorentina non sono mancate critiche e dubbi - giustificate le prime, frettolosi i secondi - ma condanne ed etichette sgradevoli sono state episodiche. Il rischio che si intensifichino in caso di errori mercoledì sera a Madrid è concreto, quello dei social network è un tribunale che spara sentenze a raffica, ma il ventenne olandese fa bene a stare tranquillo. Intanto perché in casa dell’Atletico si deve ancora giocare e possiede tutte le doti per disputare una gran partita e poi perché l’impatto con l’Italia e con la Juventus in particolare è risultato difficoltoso anche per campioni che poi hanno scritto la storia bianconera.

«SIGNORINE»

Non c’erano i social, nel 1983, ma Tuttosport dava comunque voce ai lettori. E l’11 gennaio, due giorni dopo un ko in casa del Genoa, chiese un parere ai presidenti di diversi Juventus club. E’ tutto caduto in prescrizione e non facciamo nomi, ma c’era chi avvisava Platini e Boniek: «Se credono di fare le signorine per salvare le caviglie e beccare un sacco di milioni, possono tornare in patria». E c’era chi su Le Roi, citato da Sarri alla vigilia di Fiorentina-Juventus proprio a proposito delle difficoltà di De Ligt, sentenziava: «Non potrà mai giocare in Italia». Poco più di 13 anni dopo, l’8 ottobre 1996, proprio Platini interveniva così su Tuttosport - «Devono permettere a Zidane di divertirsi, altrimenti se ne andrà» - per difendere uno Zizou oggetto di critiche per l’inizio davvero deludente della sua esperienza italiana e bianconera.

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