SULLE PUNIZIONI
«Le punizioni di destro vanno a Pjanic e Cristiano, quelle di sinistro dipende da chi c'è in campo, Dybala o Bernardeschi - le indicazioni di Sarri -. C’è come per i rigori un soggetto principale e l'alternativa. Poi ci sono momenti particolari nell'arco di una partita in cui magari il prescelto non è nella condizione fisica o mentale per calciare ed è giusto ci sia un'altra opzione».
BRESCIA ORGANIZZATA
«Il Brescia mi ha fatto una buona impressione, si vede che c'è lavoro dietro - dice Sarri -. Squadra organizzata, esprime un calcio piacevole. In questo momento è pericolosa, neopromossa che sta facendo bene, è in condizione e l'esordio di Balotelli può dare una botta di entusiasmo all'ambiente. Partita insidiosa, affrontare queste squadre, che sono molto in salute, in questo momento è pericoloso per noi e per tutti».
IL MONDO JUVE
«Il mondo Juve non ha niente di particolare e differente da altri tipi di realtà - chiosa Sarri -. Questi mondi sono fatti da persone. La necessità di fare risultati c'è anche in altri ambienti, non è che al Chelsea non ti viene chiesto il risultato. Qui c'è un alto livello di organizzazione, ci sono persone con cui mi trovo meglio quindi l'ingresso nel mondo Juve è andato bene. Poi c'è l'aspetto tecnico, capire le caratteristiche di tutti i giocatori. Tutti hanno caratteristiche palesi, altri caratteristiche le riconosci lavorandoci giorno dopo giorno. Quello è l'adattamento: permettere ai giocatori di esprimersi al meglio mantenendo l'equilibrio di squadra. Questi sono i tentativi su cui bisogna innescare un modo di giocare e pensare. Poi ci vuole tempo, non è un videogioco. L'apprendimento è reciproco. Io devo capire cosa posso dare e la squadra quello che chiedo. Stiamo lavorando, io spero succeda il prima possibile, ma come ho sempre detto l'adattamento di una squadra ai principi dell'allenatore è sempre molto soggettivo».